Il Bambino
Il Bambino è il campo dell’emotività; ne fanno parte i nostri sentimenti più profondi, le emozioni, gli stati d’animo, i desideri.
Tipiche del bambino sono la spontaneità, la curiosità, la vitalità, la furbizia, la seduttività, il desiderio di essere accettato ed amato.
Siamo nello stato dell’Io Bambino quando esprimiamo emozioni, sentimenti, stati d’animo, bisogni, desideri…..
Si compone a sua volta di quattro aspetti:
1. Il BAMBINO SPONTANEO (detto anche “NATURALE”) che è sede di tutti i sentimenti e di tutte le emozioni, dell’energia,
dell’umorismo e della fantasia.
aspetto positivo: caloroso, comunicativo, naturale, capace di scherzare, capace di esprimere emozioni, sentimenti, stati d’animo come la gioia, il disagio, la serenità, la malinconia, la rabbia momentanea, inventa, produce creativamente
aspetto negativo: può apparire egoista, nervoso, aggressivo, impaziente, avido e capriccioso; si esprime impulsivamente senza tenere conto della situazione o esagerando i sentimenti (drammatizzando) o esagerandone le manifestazioni. Può anche risultare incompreso (bambinone), umorale e “banderuola”.
Quando siamo in questo stato dell’IO, siamo centratisi noi stessi e parliamo agli altri di noi; esplicitamente o implicitamente diciamo quello che vogliamo e di che cosa abbiamo bisogno. Per esempio “Ho assolutamente bisogno di farmi acquistare un nuovo programma di contabilità!” , oppure “Mi piacerebbe tantissimo occuparmi di questo progetto!”
Esprimiamo attraverso le parole, il tono della voce e l’espressione del viso la gioia, la paura, la tristezza, la collera che proviamo in un
determinato momento e agiamo d’impulso senza riflettere sulle conseguenze che possono determinare le nostre azioni; ad esempio un capo, arrabbiato per un disguido di lavoro, che rimprovera in modo esagerato un dipendente, senza aver chiesto informazioni su quanto è successo o senza ascoltare le motivazioni (più che un riprovo è lo sfogo della sua collera per il disguido).
Parole chiave: spontaneità, emozioni/stati d’animo, curiosità; se in eccesso: nervosismo, irascibilità, comportamento umorale,
vittimismo.
2. Il BAMBINO DIPLOMATICO ( Detto Anche “Piccolo Professore”) esprime l’intelligenza intuitiva, immediata, ed anche una capacità “manipolativa”; nella sua dimensione “diplomatica” rappresenta la sensibilità e il tatto nella relazione interpersonale.
aspetto positivo: immagina, capisce al volo, intuisce, fa dell’ironia, ha tatto, è diplomatico nel gestire le situazioni delicate.
aspetto negativo: alle volte deduce troppo in fretta, senza informazioni verificate, si autoconvince di quello che gli fa comodo, può essere cerimonioso, adulatore e manipolativo.
Parole chiave: tatto/savoir-faire, intuito, ironia, diplomazia, se in eccesso: adulazione, seduzione, manipolazione.
3. Il BAMBINO ADATTATO si attiva in base alla reazione di adattamento ai condizionamenti sociali, alle norme esterne, al
desiderio di convivenza pacifica. Si conforma alla volontà degli altri, cerca di diventare quello che ci si aspetta da lui e teme di non essere accettato/apprezzato/benvoluto; può aver imparato a sentirsi colpevole, inquieto, depresso o a essere disponibile e compiacente.
aspetto positivo: ha imparato ad essere socievole, premuroso, a rendere servizi, è capace di adeguarsi alle situazioni, di rispettare norme, leggi, vincoli organizzativi… e anche la capacità di “…lasciar perdere….” invece di insistere; p capace di chiedere aiuto quando ha bisogno (si adatta a dipendere da altri)
aspetto negativo: rifugge le difficoltà e/o le responsabilità per non essere giudicato, si svaluta, ignora i suoi bisogni/desideri, obbedisce pedissequamente; non rischia e non si spende, è eccessivamente orientato al quieto vivere e alla “pace sociale” a tutti i costi, ha sempre bisogno di appoggiarsi a qualcuno.
Parole chiave: adeguamento, rispetto delle regole, soprassedere (talvolta lascia perdere), se in eccesso: sottomissione e accondiscendenza.
4. Il BAMBINO RIBELLE reagisce d’istinto, si oppone, ama la trasgressione, si ostina, è il classico “polemico”; libera la sua
aggressività ferendo e sfidando, cercando di dimostrare di essere il più forte.
non ha aspetti positivi tranne in alcune rare situazioni in cui può essere l’unico modo di liberarsi da situazioni di vessazione fisica o
psicologica.
Parole chiave: aggressività, polemica, sfida, minaccia, essere “contro” a qualcuno, qualcosa….
Come riconoscere il Bambino nella comunicazione?
Bambino Diplomatico (gesti e comportamenti)
Ragionamento intuitivo
Sorriso compiacente
Gesti gentili, eleganti
Comportamenti da pacere, mediatore
Voce suadente, seduttiva
Tono gentile, cerimonioso
Tono complice
Parole:
“ e se ….”
“sei la persona giusta per…”
“cosa ne diresti se..…”
“solo tu potresti….”
Bambino Spontaneo (gesti e comportamenti)
Riso
Pianto
Sguardo vivace
Energia
Voce alta
Varietà di toni e di ritmo
Mobilità del viso
Gestualità ampia
Parole:
“si…!” “no…!”
“voglio..”
“mi piace/non mi piace.….”
“subito….”
“fantastico…”
Bambino Adattato (gesti e comportamenti)
sguardo sfuggente
spalle chinate
voce insicura o lamentosa
scarsa energia
rassegnazione
Parole:
“non sono stato io a sbagliare…”
“farò del mio meglio”
“va bene ci provo…ma non garantisco….”
“se proprio devo…”
“d’accordo farò come vuole lei…”
Bambino Ribelle (gesti e comportamenti)
Recriminazione
Contrapposizione
bastian contrario
alzata di spalle
aspetto accigliatr
mettere il “muso”
Parole:
“non potete obbligarmi a..…”
“non sono affatto d’accordo…”
“non contate su di me…”
“ho detto di no e basta”
“stavolta li freghiamo….”
“Lei non sa chi sono io…”
“ Non provarci…”
“è la goccia che fa traboccare il vaso…. Quindi è giustificata questa scenata..”
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