KALA - Libertà
I sette poteri dello sciamano: FILOSOFIA HUNA: IKE, KALA, MAKIA, MANAWA, ALOHA, MANA, PONO

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2° PRINCIPIO – KALA : "Non ci sono limiti"
L’Universo è infinito e tutti i tentativi che sono stati fatti per misurarlo non hanno avuto successo.
Si è ipotizzato il “Big Bang” iniziale, ma non si è mai potuto raggiungere l’istante in cui l’Universo ha avuto inizio.
È stato osservato il cielo attraverso potenti strumenti come i radio-telescopi, ma in qualunque punto venga orientata la visuale, sembra sempre di trovarsi al centro.
Non è possibile toccare i limiti dell’Universo. Gli scienziati lo considerano un meccanismo avente un’esistenza ciclica, tra espansione iniziale e ritorno verso il centro, ma nessuno può escludere che esistano altri universi paralleli formati ad esempio di anti-materia.
Quando dall’infinitamente grande scendiamo nell’infinitamente piccolo, la cosa si ripete.
È stato studiato l’atomo con l’idea di trovare la sua parte più piccola, ma andando sempre più all’interno il viaggio non si ferma mai, le particelle si suddividono in elementi sempre più piccoli senza un punto di arrivo.
Nessuno è mai riuscito a dire “questo è l’elemento più piccolo che costituisce l’Universo. Al di sotto di questa misura l’esistenza è impossibile”.
Ma proprio studiando l’atomo gli scienziati hanno incontrato l’energia cosmica.
Secondo la filosofia Huna, l’energia è l’unica sostanza che forma l’Universo, espandendosi in ogni direzione e aggregandosi in alcuni punti dove forma: pianeti, stelle, esseri umani, oggetti, ecc. Tutto è immerso nell’energia e ne è compenetrato, e attraverso questa comune identità tutto è collegato.
Il collegamento di tutte le cose viene affermato anche nella geometria frattale, che dimostra attraverso formule matematiche, che il battito d’ali di una farfalla in Sud Africa, può provocare un ciclone in California!
L’energia è infinita e il vuoto non esiste. Esistono invece diverse frequenze di vibrazione dell’energia, che permettono l’aggregazione di forme viventi più o meno solide e tangibili.
I campi energetici di ogni cosa esistente si espandono radialmente, divenendo sempre più rarefatti man mano che si allontanano dal centro.
È come se ognuno di noi fosse un sole, che emana il massimo di luce e calore nel suo centro, ma irradia luce e calore anche intorno a sé, raggiungendo tutte le altre cose in maniera sempre meno intensa a secondo della distanza.
Tramite l’energia ogni punto dell’Universo è in contatto con tutti gli altri punti.
Dunque se non esiste separazione, possiamo affermare che non c’è differenza tra noi e gli altri, tra noi e l’ambiente, tra noi e l’Universo.
Ognuno di noi sperimenta la propria individualità e la separazione da tutto il resto, basandosi sui dati che pervengono alla mente attraverso i cinque sensi.
Ma i nostri sensi sono limitati solo ad alcune scale di valori. Per quanto riguarda i colori, possiamo vedere solo quelli dello spettro solare che appartengono alla frequenza visibile (i colori
dell’arcobaleno), gli ultravioletti e gli infrarossi non sono per noi accessibili.
Lo stesso si può dire dei suoni, la nostra sensibilità è legata alla banda centrale, non siamo in grado di sentire i suoni troppo acuti o troppo bassi.
Se la nostra percezione non fosse limitata dalle leggi imposte dalla Natura, in un Universo infinito avremmo la possibilità di fare un’esperienza infinita, vale a dire nessuna esperienza, perché non ci sarebbero diversificazioni, cambiamenti e contrapposizioni.
Le limitazioni sensoriali sono imposte dalla volontà dell’Universo, che desidera farci fare esperienza di sé stesso.
Pertanto la separazione è un’utile illusione, quando vogliamo sperimentare cose diverse da tutti gli altri.
In un’azione di guarigione, ad esempio, è più semplice trattare un paziente come una cosa diversa da noi, per evitare la paura del contagio e della sofferenza.
Gli Sciamani vedono le connessioni di energia con tutti i punti dell’Universo sotto forma di ragnatela: lo Sciamano è il ragno, il creatore della ragnatela, che occupa la posizione centrale e attorno a sé si espandono i suoi fili, che lo collegano ad ogni punto dello spazio.
Il ragno non è prigioniero della ragnatela, ma può spostarsi liberamente lungo i fili, per raggiungere qualsiasi punto, in qualsiasi momento. Lo Sciamano è nel mondo, ma non appartiene al mondo, perché il mondo è una sua proiezione.
Possiamo ora comprendere che, in un Universo infinito, senza limiti, tutto è possibile.
Naturalmente abbiamo bisogno di espandere la coscienza oltre i cinque sensi, per imparare a viaggiare lungo i fili dell’energia e stabilire una connessione con tutto il resto dello spazio-tempo.
2° POTERE – LIBERTA’
Attraverso la libertà di circolare lungo i fili dell’energia possiamo sviluppare le qualità sensitive della telepatia e della chiaroveggenza.
La telepatia è l’abilità di comunicare con gli altri senza usare le parole, e la chiaroveggenza è la possibilità di ricevere o inviare immagini mentali.
Gli Sciamani usano ampiamente questi poteri nel campo della guarigione, perché la rete di energia non è limitata dallo spazio e dal tempo, pertanto attraverso l’esercizio di queste abilità psichiche è possibile reperire informazioni di qualsiasi genere per stabilire le diagnosi ed inviare energia curativa anche a distanza.
Esercizio:
Sedetevi in un posto tranquillo con l’intento di imparare a percepire il campo energetico che circonda il vostro corpo.
Avvicinate lentamente tra loro i palmi delle vostre mani e fermatevi a pochi centimetri di distanza senza congiungerli.
Allontanate nuovamente le mani e ripetete lentamente l’esercizio, fino a quando non avrete sviluppato la sensazione di schiacciare qualcosa di soffice, come un cuscinetto o della bambagia.
Avvicinando le mani si possono provare sensazioni di calore, vibrazione, pizzicore, ecc.
Queste sono le più frequenti percezioni del campo energetico.
Quando sarete diventati esperti nell’esercizio precedente, potete prendere in mano un oggetto e tentare di sintonizzarvi sulla sua energia, con l’intento di ricevere informazioni sull’oggetto stesso, ad esempio: da quanto e dove è stato costruito, chi l’ha posseduto prima di arrivare a voi, e così via; se fate l’esercizio con una pianta potete sentire se sta bene o se richiede cure diverse, oppure potete chiedere al vostro orologio se si sta scaricando la batteria.
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