Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?
Lo Sciamanesimo di cui vi scrivo non è stregoneria e non è una religione; non richiede l’adesione ad una setta segreta, ed è compatibile con qualsiasi vostra credenza. È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano. In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.

Lo Sciamanesimo Hawaiano
Nello sciamanesimo ci sono due scuole. Quella seguita dalla maggioranza degli sciamani è definita “La Via del Guerriero” e fa capo agli insegnamenti di Carlos Castaneda. In questa scuola ci si concentra su tecniche di combattimento e di resistenza fisica, per aumentare il potere personale e imparare a difendersi nella lotta contro le forze avverse.
Questo perché ogni malattia o paura viene considerata una battaglia tra forze contrapposte, lo spirito del bene deve trionfare sul male e la vittoria può essere conseguita solo esercitando il potere maggiore.
Esiste poi la scuola hawaiana, che è stata definita “La Via dell’Avventura”. In questa scuola lo sciamano cerca di risolvere i conflitti creando armonia piuttosto che andare ad uno scontro, usando tecniche basate sulla cooperazione e sull’Amore. Nelle malattie e nei contrasti la Via dell’Avventura insegna a riarmonizzare i campi energetici contrapposti, cosicché il conflitto venga annullato attraverso il ritorno alla calma e alla tranquillità.
Lo spirito Aloha
Le Isole Hawaii sono famose in tutto il mondo per l’accoglienza pacifica riservata ai visitatori, tanto da rappresentare il luogo ideale per andare in vacanza.
Tutto questo è dovuto al fatto che gli hawaiani basano il loro modo di vivere sullo spirito di "Aloha", uno spirito di condivisione e amore universale.
La Polinesia è un continente formato da innumerevoli isole vulcaniche e coralline, localizzate in una zona della Terra dotata di grande energia. La particolare conformazione geografica spinge i suoi abitanti a incentivare la socialità e la cooperazione tra i popoli, per poter mantenere i contatti culturali e commerciali. Questo si ripete fin dai tempi in cui l'oceano veniva affrontato a bordo di canoe, ed è ciò che ha fatto dei polinesiani degli amanti dell'Avventura. Essi comprendono il grande valore dell’unione, proprio per il frazionamento delle realtà locali.
La mitologia
Parecchi secoli fa nell'oceano Pacifico al posto della Polinesia c'era un grande continente abitato dai MU. Nella mitologia locale si dice che i Mu erano giunti sulla Terra dallo spazio, e che erano un popolo molto avanzato, con grandi poteri psichici e tecnologici. Per un lungo periodo di tempo vissero pacificamente, insegnando le loro tecniche agli abitanti locali; ma un disastro planetario, provocato dall'uso delle loro potenti armi da guerra, distrusse il continente facendolo inabissare nell'oceano. Alla fine del cataclisma l'aspetto geografico della zona era completamente cambiato e dove prima esisteva un intero continente, ora emergevano tante piccole isole: l’attuale Polinesia.
I pochi saggi sopravvissuti al disastro ripresero a diffondere la loro conoscenza lavorando in segreto, con pochi adepti, per paura delle persecuzioni.
La filosofia che ne è derivata si chiama "HUNA", che significa conoscenza nascosta.
I Kahuna
Il concetto fondamentale della filosofia Huna è che ogni essere umano possiede capacità psichiche, più o meno latenti, che possono essere sviluppate e utilizzate in modo cosciente; inoltre, tutte le cose hanno delle qualità nascoste dietro l'aspetto materiale.
I Kahuna sono gli esperti e i maestri della filosofia Huna, che hanno tramandato nel tempo i metodi di guarigione e di sviluppo delle capacità psichiche, preservando l'antica conoscenza nella sua integrità.
Gli attuali Sciamani hawaiani hanno optato per un insegnamento pubblico di questa filosofia, ritenendo che l'umanità sia ormai giunta a un livello di sviluppo tale, da poter utilizzare consapevolmente e pacificamente i poteri psichici, per conseguire il benessere individuale e ambientale.
Lo sciamano urbano
Nella società attuale la maggioranza delle persone risiede nei centri urbani, ed è qui che c'è più bisogno di energia e rilassamento per contrastare la formazione dello stress.
Gli insegnamenti dei Kahuna hawaiani si rivelano al giorno d’oggi particolarmente adatti a quanti vivono nel caos delle metropoli, perché non prevedono l'uso di maschere per eseguire particolari rituali o tamburi per entrare in trance, ma propongono semplici tecniche di guarigione energetica e per lo sviluppo delle abilità psichiche, che possono essere praticate dovunque.
Lo sciamano urbano non ha più la necessità di presentarsi come uno stregone, con l’osso al naso e le piume tra i capelli. È essenzialmente un guaritore, che lavora con il corpo e con la mente, per favorire il miglioramento della qualità della propria vita, per aiutare gli altri e per proteggere la Natura. È un amante della pace e dell’armonia.
Viene istruito per sviluppare la sensitività ed acquisire la capacità di manifestare eventi dirigendo l'energia attraverso l'immaginazione. Viene incentivata la sua autostima e la sua autorità interiore, gli vengono insegnate tecniche per sciogliere blocchi fisici e mentali, viene incoraggiato a sviluppare doti quali la pazienza e la flessibilità.
Lo sciamano urbano partecipa alla vita sociale inserendosi nei campi del lavoro e della famiglia, concorrendo a creare la realtà coi poteri che ha sviluppato.
Attraverso queste pagine vi propongo un percorso di evoluzione personale, basato su un sistema di pensiero che è assolutamente pragmatico, facendo riferimento a tecniche da sperimentare direttamente, da soli o in gruppo.
Le tecniche sono di semplice esecuzione e possono essere praticate nel tempo libero: a casa, al lavoro, in viaggio.
Lo sviluppo delle abilità connesse non avviene per iniziazione, ma solo attraverso l’esercizio, è dunque accessibile a tutti; pertanto sta a voi decidere il livello che volete raggiungere, dedicando alla pratica il tempo necessario.
Il lavoro da svolgere mira ad una trasformazione interiore, ma vi renderete conto che, mentre trasformate voi stessi, trasformate contemporaneamente la realtà esteriore.
Vediamo ora alcuni concetti fondamentali, sui quali si basa la filosofia Huna, che è necessario chiarire per poter comprendere la tradizione Hawaiana.
La mente
Nella tradizione sciamanica degli antichi Hawaiani viene insegnato che l’essere umano è composto da vari elementi.
Egli possiede un corpo fisico, un campo di energia vitale e una mente. Generalmente si tende ad identificare la mente con il cervello, ma nessuno fino ad oggi ha potuto dimostrare come da un organo fisico possano scaturire il pensiero creativo, il senso di identità (che permane invariato negli anni) e i sentimenti. Qualcuno ha osservato che si potrebbe girare in un cervello per un anno, senza incontrare uno stato d’animo.
I Kahuna Hawaiani affermano che la mente è immateriale, è quella parte dell’uomo che chiamiamo coscienza, ed essa si serve dello strumento fisico del cervello per agire.
Potremmo paragonare il cervello ad un computer e la mente al tecnico che lo utilizza.
La mente, a sua volta, è un insieme di parti che interagiscono come una squadra, svolgendo funzioni diversificate.
Le Tre parti della mente sono caratterizzate da livelli di coscienza specifici legati alla loro “profondità”, sono infatti chiamate:
Superconscio
Mente cosciente
Subconscio
Il livello di partenza è quello della mente cosciente, poiché è quello su cui siamo sintonizzati, per la maggioranza del tempo, nelle ore di veglia. La mente cosciente è direttamente collegata alla realtà fisica dell’esistenza, occupandosi di comunicare con gli altri, valutare avvenimenti, ragionare, prendere decisioni, desiderare conseguimenti ed obiettivi, dare un senso alla vita.
Il Subconscio lavora ad un livello più interno. Dirige tutte le funzioni del corpo fisico, dette involontarie, come: il mantenimento della sua integrità, la crescita, lo sviluppo, la riproduzione, ecc. Genera le emozioni e le sensazioni; esegue il processo dell’apprendimento e registra ogni dato ed esperienza archiviandoli nella memoria. Questo è un livello mentale al quale non si ha accesso diretto, se non durante tecniche di introspezione, rilassamento e analisi.
Infine c’è il Superconscio che rappresenta la coscienza spirituale dell’uomo, quella parte dell’essere che sembra osservare il corpo dall’alto, guidandone i passi verso una precisa meta. Il Superconscio è fonte d’ispirazione per la mente cosciente, fornendo ad essa conoscenza e idee per risolvere qualsiasi problema. Talvolta invia messaggi attraverso i sogni, oppure attraverso i presagi, o facendo apparire soluzioni improvvise e inaspettate.
È possibile entrare in contatto con il Superconscio attraverso la meditazione o la preghiera.
I termini hawaiani corrispondenti a Superconscio, Conscio e Subconscio sono:
Aumakua
Lono
Ku
Aumakua: lo spirito
L’Aumakua è lo Spirito dell’essere umano, la parte divina inserita nella materia; non nel senso di Dio come essere ultimo, eterno e infinito, che pure è contemplato nella tradizione hawaiana, ma piuttosto una sorta di dio individualizzato, un angelo o un custode, l’intelligenza che guida l’energia verso una meta.
L’Aumakua o Sé Superiore è la sorgente dell’essere umano, l’artista che crea il modello sul quale prende forma il corpo, ed è anche la sorgente dell’energia che dà vita all’uomo e a tutti gli altri elementi della realtà che gli consentono di esperire un’esistenza fisica.
Il Sé Superiore inserisce nel modello del suo personaggio un obiettivo da raggiungere, lasciando alla creatività della mente cosciente il compito di interpretare tale obiettivo e di perseguirlo con un margine di autonomia, che ha grande riflesso sulla qualità delle esperienze che verranno fatte. Poniamo che la meta sia andare da un punto ad un altro di una stanza. Si può girare in cerchio, avanzare a zig-zag, fermarsi a metà strada, oppure avanzare in linea retta. Questo è rimandato al libero arbitrio della mente cosciente. L’unica cosa certa è che si arriverà dall’altra parte, il come e con quanta soddisfazione dipende
dalle scelte personali.
L’Aumakua segue le sorti del suo personaggio, evitando di intervenire in modo diretto, se non quando la traiettoria seguita va palesemente fuori rotta; in questi casi si sperimenta una sorprendente soluzione dei problemi che dà uno scossone e riporta la storia nella giusta direzione (come: imprevisti, incontri fortuiti, guarigioni miracolose).
Il Sé Superiore è comunque fonte d’ispirazione per la mente cosciente, che può trovare in esso tutta la conoscenza e le informazioni di cui necessita per esperire la vita con armonia e realizzare i propri progetti in modo soddisfacente.
Questo tipo di contatto non è sempre attivo e va ricercato nei momenti di necessità, modificando il proprio stato di consapevolezza e trascendendo la coscienza ordinaria.
Non solo gli esseri umani sono dotati di un Sé Superiore. Ogni oggetto, animale, pianta ha il proprio Aumakua, perché esso è la fonte di qualsiasi struttura esistente: ogni elemento
del cosmo è vivo, cosciente e sensibile.
L’Aumakua è l’idea originale che sta “dietro” tutto ciò che appare nel mondo delle forme.
Akua, la parola hawaiana per indicare lo Spirito, significa: concetto, pienamente espresso, in movimento.
Ku: il corpo - mente
Il Subconscio dirige le funzioni del corpo fisico e si occupa della conservazione della memoria. Riceve il modello del corpo creato dall’Aumakua e provvede a svilupparlo e mantenerlo nel tempo, curando la sua “manutenzione”. Dispensa energia ai vari organi del corpo ed effettua gli interventi di guarigione sulla base dello schema originale. È un po’ come il meccanico, che consulta il libretto della casa costruttrice, per eseguire la riparazione del motore di un’automobile.
Il Ku rende possibili tutte le funzioni del corpo, dette involontarie, e si occupa di mettere in movimento i muscoli e gli arti.
Tutte queste attività per noi non sono coscienti e raramente ce ne interessiamo. I compiti che esegue il corpo, come: digerire, far battere il cuore, assimilare il cibo, sostituire le cellule obsolete e così via, ci sono completamente estranei, non sappiamo come vengano svolti e di alcuni ignoriamo persino l’esistenza. Non è necessario essere medici o biologi per urinare o effettuare il metabolismo. Il corpo sembra conoscere tutto questo autonomamente, ma è il Subconscio l’intelligenza che lo dirige.
Le attività più importanti di cui si occupa il Subconscio sono: conservare tutte le esperienze nella memoria (che è localizzata nei tessuti e nei muscoli del corpo) ed eseguire le istruzioni impartitegli dalla mente cosciente.
Il Subconscio svolge la funzione di segretario e collaboratore della mente cosciente, presentando continuamente alla sua attenzione stati d’animo ed emozioni, per ricevere istruzioni sul comportamento da tenere di fronte alle situazioni della vita. Facciamo l’esempio in cui vediamo una bestia feroce che si avvicina a noi e immediatamente sorge l’emozione della paura. Questo è il modo in cui il Subconscio chiede istruzioni sul da farsi.
La mente cosciente non è emozionale, valuta il fatto, considera che potrebbe esserci un pericolo e ordina di scappare. Così il Subconscio mette in moto i muscoli delle gambe e il risultato è il nostro movimento verso un’altra zona. Tenete presente che questo scambio di informazioni non viene avvertito come il dialogo di due parti separate, perché la nostra mente lavora sempre come un insieme unitario.
Attraverso il meccanismo della memoria per il Ku è possibile apprendere modelli di comportamento, che poi esegue in modo autonomo e che tende a conservare nel tempo (dando luogo alle abitudini), fino a quando la mente cosciente non dispone un cambiamento. Il primo input all’apprendimento viene dalla mente cosciente, che manifesta la volontà di acquisire una nuova abilità; questo coinvolge il Subconscio, che si esercita per un certo tempo a svolgere la nuova mansione fino ad acquisirne il modello, poi lo inserisce stabilmente nella memoria.
A volte il corpo-mente sembra agire di sua propria volontà, ma questo non è possibile, perché i suoi interventi sono sempre e soltanto determinati dai dati presenti nella memoria.
Il materiale con cui lavora il Ku è tutto quello che è stato registrato dall’ambiente circostante e dalle convinzioni e i pensieri che la mente cosciente ha accettato per buoni nel passato. Il vero problema è che la mente cosciente spesso non ricorda ciò che è stato inserito nella banca dati, perché la memoria è simile ad una soffitta buia piena di ogni genere di masserizie. Senza far luce sugli “scaffali”, attraverso l’attenzione e la consapevolezza, non si sa bene di cosa si può disporre, e spesso qualche idea che ci sembra passata di moda è ancora là che ingombra, facendo inaspettatamente sentire la sua presenza.
Il Subconscio, con precisione e puntualità, conserva tutto ciò che forma oggetto di esperienza e ogni cosa viene riutilizzata al momento opportuno (almeno questo è ciò che pensa il Ku), fino a quando la mente cosciente non decide di fare pulizia.
Il Subconscio persegue il piacere e fugge dalla sofferenza; di fronte a due situazioni negative sceglie il male minore.
Lono: la mente cosciente
Tra lo Spirito e il corpo-mente si colloca la mente cosciente e a volte non è una posizione comoda da mantenere, se si desidera assumere la responsabilità della propria vita.
La mente cosciente è ciò che sembra rispondere al nostro senso di identità, ma questo non è completamente vero, perché anche il Ku sa bene chi siamo.
Possiamo comunque identificare la mente cosciente con tutte le chiacchiere, i ragionamenti e le valutazioni che continuamente risuonano nella nostra testa.
A Lono è demandato il compito di prendere le decisioni e di istruire il corpo sui comportamenti e le emozioni che desidera provare. Ad esempio una persona vi critica e il corpo si offende: sta a voi decidere se lasciar correre o ricambiare la provocazione, consentendo che il Ku manifesti una reazione aggressiva. La mente ha a disposizione il corpo, per sperimentare la risposta dell’ambiente alle proprie iniziative, e lo Spirito, per trarsi d’impaccio ogni volta che finisce in un vicolo cieco.
Essa partecipa al grande gioco dell’Universo sopportando alcune limitazioni oggettive, imposte dall’Universo stesso, come ad esempio la parziale capacità dei cinque sensi (alcune bande di colori non possono essere viste; alcuni toni nei suoni non possono essere uditi), o le leggi fisiche che producono la gravità, l’elettromagnetismo e la quantistica.
Dunque non tutto gli è possibile, ma nondimeno Lono è il capitano della nave e deve ispirare collaborazione ai suoi rematori (al Ku) se vuole arrivare in porto tranquillamente.
Una parte della storia personale è necessariamente predeterminata dallo Spirito, che deve armonizzare i percorsi paralleli di tutti gli esseri viventi, poiché il progetto cosmico è collettivo. Ma una porzione dell’avventura viene direttamente gestita dalla mente cosciente attraverso il libero arbitrio.
Il libero arbitrio non va confuso con la libertà di fare qualsiasi cosa ci venga in mente, o disporre degli altri, o cambiare il corso degli eventi; ma è scegliere come vogliamo rispondere, o non rispondere, alle esperienze che ci vengono prospettate, e decidere cosa vogliamo mettere in atto, nel presente, per provocare un cambiamento futuro.
Lo strumento più importante che abbiamo a disposizione per vivere la vita con successo è la Creatività. Attraverso la creatività, la mente cosciente è in grado di immaginare ciò che ancora non esiste, poiché in un Universo illimitato tutto è possibile e c’è sempre più di un modo per fare le cose. Questo ci dà la possibilità di cambiare le circostanze della vita, immaginando soluzioni diverse da quelle con cui ci troviamo ad interagire.
Il Subconscio non fa distinzione tra immaginazione e realtà. Mantenere dunque l’attenzione cosciente sulla realizzazione di un determinato avvenimento, per un congruo lasso di tempo, induce il Subconscio a registrarlo nella memoria come se fosse un modello già esistente. A questo punto lo Spirito stesso, che è la fonte dell’energia, interviene per energizzare il nostro modello e manifestarlo nel mondo delle forme.
È così che ciò che immaginiamo può divenire concreto e per questo affermiamo che la mente cosciente è una co-creatrice della realtà, affiancando con i suoi modelli quelli già realizzati dallo Spirito. Tutto questo è una nostra facoltà e possiamo usufruirne a pieno titolo senza timore di peccare di superbia. L’energia è gratuita, l’unica cosa che può risultare impropria è l’utilizzo che ne vogliamo fare.
Quando ci rivolgiamo all’Aumakua per ottenerne la guida, esso stesso, attraverso la sua ispirazione, aumenta la nostra capacità creativa.
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