microespressioni - Mental coaching in sport, business and health care by Fausto Donadelli

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Espressioni base

Microespressioni
Il volto è la regione principale per attirare l’attenzione e l’interesse degli interlocutori
ed è il sistema privilegiato di comunicazione e di trasmissione dei significati.
Esressioni base

Le Microespressioni: espressioni base
Quando si tratta di emozioni, tra le varie modalità di comunicazione non verbale dello stato emotivo, quali il sistema vocale, i gesti, la postura la prossemica e l’aptica, non si può non tenere in considerazione quello che fin dalle origini dello studio dell’uomo è stato considerato lo specchio dell’anima, ovvero lo sguardo ed il volto.

Il volto è la regione principale per attirare l’attenzione e l’interesse degli interlocutori ed è il sistema privilegiato di comunicazione e di trasmissione dei significati.

Microespressioni Facciali
La mimica del viso segnala sfumature e sottigliezze che il linguaggio non riesce a fissare in vocaboli. Le microespressioni sono la più irrefrenabile tra le fonti che, nel viso, possono far trasparire emozioni nascoste.

Queste sono espressioni che forniscono il quadro completo del sentimento che l’individuo cerca di dissimulare, ma così rapidamente che di solito passano inosservate. Una microespressione passa sul viso in meno di un quarto di secondo.

Altri Autori attribuiscono le microespressioni a un processo di rimozione e le considerano rivelatrici di emozioni inconsce.
Le microespressioni che sono capaci di rivelare appieno un’emozione nascosta, non capitano tanto di frequente.

Negli esperimenti, molto più comuni sono le espressioni “soffocate”: non appena un’espressione emerge sul viso, il soggetto sembra accorgersi di quello che rischia di manifestare e l’interrompe bruscamente, a volte coprendola con un’espressione diversa.

A volte la soppressione è molto repentina ed è difficile cogliere il messaggio emotivo che l’espressione interrotta avrebbe comunicato. A volte, anche se il messaggio non arriva a trasparire, è l’atto stesso di “metterlo a tacere” che viene notato e costituisce egli stesso indizio significativo.

Le espressioni soffocate di solito durano più a lungo, ma sono anche meno complete delle microespressioni: queste ultime sono compresse nel tempo, ma contengono abbreviata l’intera manifestazione mimica.

Non tutti i muscoli che controllano le espressioni emotive sono facili da controllare. Alcuni movimenti sono più attendibili di altri, impossibili perciò da usare per produrre false espressioni in quanto non accessibili al controllo volontario.
Ci sono inoltre attività muscolari che pochissimi sono capaci di eseguire deliberatamente.

Per esempio, appena il 10% delle persone esaminate da Ekman, in un esperimento, fu in grado di abbassare gli angoli delle labbra senza muovere il muscolo del mento. E’ difficile attuare un’espressione fittizia o inviare alla muscolatura mimica un messaggio di “stop” per bloccarla quando un’emozione autentica la mette in azione.

Ci sono tuttavia dei modi per occultare un’espressione senza riuscire ad inibirla. Ad esempio, si possono contrarre i muscoli antagonisti per controllare l’espressione vera: un sorriso di piacere, per esempio, può essere attenuato stringendo le labbra e sollevando il muscolo del mento.

Poiché l’uso dei muscoli antagonisti può di per sé costituire un indizio di falsità, poiché darebbe vita a un’immagine innaturale, il modo migliore di occultare un’emozione potrebbe essere quello inibire totalmente il movimento dei muscoli, ma ciò può risultare di difficile attuazione se si tratta di muscoli non accessibili al controllo volontario.

Lo studio delle microespressioni inizia negli anni ’60 grazie alla scoperta di questi micromovimenti da Haggard e Isaacs ma lo studio approfondito di questo fenomeno lo si deve al dott Paul Ekman, le cui ricerche hanno concluso che tali microespressioni facciali possono mostrare sette emozioni di base:


Ognuna di queste emozioni può essere riconosciuta nel proprio viso ed in quello di tutte le persone, a prescindere dall’etnia, cultura, genere, religione e, con un opportuno allenamento, è possibile riconoscerle e capire la reale emozione che una persona prova, persino se quella persona siamo noi stessi.
Emozioni base

Rabbia
Differentemente da altre emozioni, come paura e sorpresa, non si manifesta immediatamente nella sua interezza,
ma tende a raggiungere il suo apice per gradi.
Esressioni base

Rabbia
Molte sono le cause che possono far provare un senso di rabbia. I motivi per cui ciò può accadere sono diversi, ad esempio quando un imprevisto reca un danno immediato, come il computer che si blocca e i documenti non salvati vengono persi, oppure quando sii é diretti in un luogo e si buca una gomma, o quando si deve rinunciare ad un appuntamento importante.

Un senso di ingiustizia può sortire lo stesso effetto, basti pensare ad un collega promosso immeritatamente a spese di altri, oppure qualcuno che salta la coda al supermercato passando davanti a tutti.

Rabbia può essere anche conseguenza di un meccanismo di difesa messo in atto dal proprio corpo, reazione come conseguenza ad un’aggressione fisica o verbale.

Naturalmente esistono vari livelli di rabbia. Differentemente da altre emozioni, come paura e sorpresa, non si manifesta immediatamente nella sua interezza, ma tende a raggiungere il suo apice per gradi. Può iniziare come senso di fastidio e andarsene immediatamente, percepita solo come un accenno, oppure se non interrotta autoalimentarsi rendendosi così sempre più difficile da controllare. Ovviamente dipende dal motivo per il quale si prova rabbia, perché maggiore è il “danno” subìto, maggiore sarà la velocità e la probabilità che si autoalimenti.

COME SI PRESENTA:
Quando un'emozione di Rabbia si manifesta, compare su tutte e tre le parti del viso. Fronte, Occhi, Bocca.


Emozioni base

Disprezzo
Il Disprezzo è un’emozione rivolta esclusivamente verso le persone.
Esressioni base

Disprezzo
Il Disprezzo è un’emozione rivolta esclusivamente verso le persone. Non si prova disprezzo per oggetti od odori. Sentendo un odore cattivo si prova disgusto, ma non disprezzo. Disprezzo quando ci si trova di fronte a situazioni ritenute immorali e si prova un senso di superiorità rispetto a chi ha compiuto l’azione. Può accadere quando si vede un uomo maltrattare una donna o un bambino, oppure se si nota una persona che maltratta un animale. Si prova disprezzo anche quando il proprio consiglio o la propria opinione non viene ascoltata o contraddetta da qualcuno che occupa un grado superiore (capoufficio per esempio) ma ritenuto inferiore.

L’espressione di disprezzo si presenta in questo modo


Emozioni base

Disgusto
Si prova una sensazione di disgusto quando si avverte repulsione per qualcosa.
Esressioni base

Disgusto
Si prova una sensazione di disgusto quando si avverte repulsione per qualcosa. Può essere un oggetto, un odore, un sapore o un pensiero, a volte solo il ricordo di ciò per cui si  é provato disgusto può far provare questa sensazione. In tutte queste occasioni la prima reazione è quella di allontanarsi o liberarsi da ciò che provoca disgusto.

Ecco come si presenta un’espressione di disgusto.


Emozioni base

Tristezza
La tristezza è un’emozione che permette di superare le perdite
e di comunicare agli altri il nostro bisogno di essere confortati
Esressioni base

Tristezza
Quando si subisce una perdita si prova tristezza. Si può trattare dell’allontanamento di una persona o la perdita di un oggetto a cui si era particolarmente affezionati. Può accadere dopo la separazione da un amico o da una persona amata, per la perdita del lavoro o della propria salute.

La tristezza è un’emozione che permette di superare queste perdite e di comunicare agli altri il nostro bisogno di essere confortati.

Il volto di una persona triste apparirà in questo modo.


Emozioni base

Paura
La Paura è un’emozione di cui qualsiasi essere vivente farebbe volentieri a meno.
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Paura
La Paura è un’emozione di cui qualsiasi essere vivente farebbe volentieri a meno, non tanto per le sensazioni che comporta, ma quanto per le cause che la scatenano. Come possibile immaginare la priorità del cervello è quella di sopravvivere e per farlo ha bisogno di allontanarsi da tutte le situazione che lo mettano in pericolo, da tutto ciò che può recare danno fisico, morale o psicologico. Per raggiungere questo scopo viene “attivata” l’emozione della paura, una sensazione negativa e sgradevole che provoca una reazione fisica immediata di fuga per creare distanza dal pericolo, inoltre permette al cervello di memorizzare quel pericolo associandolo alla sensazione di paura in modo tale da evitarlo in futuro.

Come si presenta.
La Paura si presenta su tutte e tre le parti del viso, Fronte, Occhi, Bocca


Emozioni base

Felicità
La felicità è l’emozione che tutti vogliono provare e sentire il più spesso possibile.
Esressioni base

Felicità
La felicità è l’emozione che tutti vogliono provare e sentire il più spesso possibile. E’ l’emozione più piacevole perchè quando si prova si sta bene, tanto che si preferisce frequentare persone che ridono e sono felici piuttosto di altre che non lo sono. A differenza della paura, le situazione dove si prova felicità si memorizzano per cercare di ripeterle o fare in modo che riaccadano.

Ecco come si presenta il volto di una persona felice


Emozioni base

Sorpresa
Quando ci si trova di fronte ad un fatto inaspettato, la prima sensazione che si prova é Sorpresa.
Esressioni base

Sorpresa
Quando ci si trova di fronte ad un fatto inaspettato, la prima sensazione che si prova é Sorpresa. Può accadere quando si incontra qualcuno che non si vedeva da molto tempo, oppure quando viene data un’informazione che non ci si aspettava o in mille altre circostanze che in comune hanno il fatto di accadere senza alcun preavviso.

Due sono le particolarità di questa emozione. E’ istantanea, infati ha una durata brevissima, anche una sola frazione di secondo, il tempo necessario al cervello di elaborare questa nuova informazione. Una volta elaborata subentrerà l’emozione successiva che dipende dal motivo di tale sorpresa. Per esempio può essere di gioia se si apprende di avere vinto al superenalotto o di paura se una macchina esce all'improvviso tagliando  la strada.

Secondariamente la sorpresa non è un’emozione né positiva né negativa. Non dà né gioia né turbamento. Come detto serve per apprendere ed elaborare una nuova informazione, sarà poi l’emozione successiva ad essere positiva o negativa. (Gioia o Paura come nei casi precedenti).

Come si presenta
Un’emozione di Sorpresa si manifesta su tutte e tre le parti del viso. Fronte, Occhi e Bocca


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