sciamanesimo Hawaiano - Mental coaching in sport, business and health care by Fausto Donadelli

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Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

Sciamanesimo Hawaiano
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

Lo Sciamanesimo Hawaiano
Nello sciamanesimo ci sono due scuole. Quella seguita dalla maggioranza degli sciamani è definita “La Via del Guerriero” e fa capo agli insegnamenti di Carlos Castaneda. In questa scuola ci si concentra su tecniche di combattimento e di resistenza fisica, per aumentare il potere personale e imparare a difendersi nella lotta contro le forze avverse.
Questo perché ogni malattia o paura viene considerata una battaglia tra forze contrapposte, lo spirito del bene deve trionfare sul male e la vittoria può essere conseguita solo esercitando il potere maggiore.

Esiste poi la scuola hawaiana, che è stata definita “La Via dell’Avventura”. In questa scuola lo sciamano cerca di risolvere i conflitti creando armonia piuttosto che andare ad uno scontro, usando tecniche basate sulla cooperazione e sull’Amore. Nelle malattie e nei contrasti la Via dell’Avventura insegna a riarmonizzare i campi energetici contrapposti, cosicché il conflitto venga annullato attraverso il ritorno alla calma e alla tranquillità.

Lo spirito Aloha
Le Isole Hawaii sono famose in tutto il mondo per l’accoglienza pacifica riservata ai visitatori, tanto da rappresentare il luogo ideale per andare in vacanza.
Tutto questo è dovuto al fatto che gli hawaiani basano il loro modo di vivere sullo spirito di "Aloha", uno spirito di condivisione e amore universale.
La Polinesia è un continente formato da innumerevoli isole vulcaniche e coralline, localizzate in una zona della Terra dotata di grande energia. La particolare conformazione geografica spinge i suoi abitanti a incentivare la socialità e la cooperazione tra i popoli, per poter mantenere i contatti culturali e commerciali. Questo si ripete fin dai tempi in cui l'oceano veniva affrontato a bordo di canoe, ed è ciò che ha fatto dei polinesiani degli amanti dell'Avventura. Essi comprendono il grande valore dell’unione, proprio per il frazionamento delle realtà locali.

La mitologia
Parecchi secoli fa nell'oceano Pacifico al posto della Polinesia c'era un grande continente abitato dai MU. Nella mitologia locale si dice che i Mu erano giunti sulla Terra dallo spazio, e che erano un popolo molto avanzato, con grandi poteri psichici e tecnologici. Per un lungo periodo di tempo vissero pacificamente, insegnando le loro tecniche agli abitanti locali; ma un disastro planetario, provocato dall'uso delle loro potenti armi da guerra, distrusse il continente facendolo inabissare nell'oceano. Alla fine del cataclisma l'aspetto geografico della zona era completamente cambiato e dove prima esisteva un intero continente, ora emergevano tante piccole isole: l’attuale Polinesia.
I pochi saggi sopravvissuti al disastro ripresero a diffondere la loro conoscenza lavorando in segreto, con pochi adepti, per paura delle persecuzioni.
La filosofia che ne è derivata si chiama "HUNA", che significa conoscenza nascosta.

I Kahuna
Il concetto fondamentale della filosofia Huna è che ogni essere umano possiede capacità psichiche, più o meno latenti, che possono essere sviluppate e utilizzate in modo cosciente; inoltre, tutte le cose hanno delle qualità nascoste dietro l'aspetto materiale.
I Kahuna sono gli esperti e i maestri della filosofia Huna, che hanno tramandato nel tempo i metodi di guarigione e di sviluppo delle capacità psichiche, preservando l'antica conoscenza nella sua integrità.
Gli attuali Sciamani hawaiani hanno optato per un insegnamento pubblico di questa filosofia, ritenendo che l'umanità sia ormai giunta a un livello di sviluppo tale, da poter utilizzare consapevolmente e pacificamente i poteri psichici, per conseguire il benessere individuale e ambientale.

Lo sciamano urbano
Nella società attuale la maggioranza delle persone risiede nei centri urbani, ed è qui che c'è più bisogno di energia e rilassamento per contrastare la formazione dello stress.
Gli insegnamenti dei Kahuna hawaiani si rivelano al giorno d’oggi particolarmente adatti a quanti vivono nel caos delle metropoli, perché non prevedono l'uso di maschere per eseguire particolari rituali o tamburi per entrare in trance, ma propongono semplici tecniche di guarigione energetica e per lo sviluppo delle abilità psichiche, che possono essere praticate dovunque.
Lo sciamano urbano non ha più la necessità di presentarsi come uno stregone, con l’osso al naso e le piume tra i capelli. È essenzialmente un guaritore, che lavora con il corpo e con la mente, per favorire il miglioramento della qualità della propria vita, per aiutare gli altri e per proteggere la Natura. È un amante della pace e dell’armonia.
Viene istruito per sviluppare la sensitività ed acquisire la capacità di manifestare eventi dirigendo l'energia attraverso l'immaginazione. Viene incentivata la sua autostima e la sua autorità interiore, gli vengono insegnate tecniche per sciogliere blocchi fisici e mentali, viene incoraggiato a sviluppare doti quali la pazienza e la flessibilità.
Lo sciamano urbano partecipa alla vita sociale inserendosi nei campi del lavoro e della famiglia, concorrendo a creare la realtà coi poteri che ha sviluppato.
Attraverso queste pagine vi propongo un percorso di evoluzione personale, basato su un sistema di pensiero che è assolutamente pragmatico, facendo riferimento a tecniche da sperimentare direttamente, da soli o in gruppo.
Le tecniche sono di semplice esecuzione e possono essere praticate nel tempo libero: a casa, al lavoro, in viaggio.
Lo sviluppo delle abilità connesse non avviene per iniziazione, ma solo attraverso l’esercizio, è dunque accessibile a tutti; pertanto sta a voi decidere il livello che volete raggiungere, dedicando alla pratica il tempo necessario.
Il lavoro da svolgere mira ad una trasformazione interiore, ma vi renderete conto che, mentre trasformate voi stessi, trasformate contemporaneamente la realtà esteriore.
Vediamo ora alcuni concetti fondamentali, sui quali si basa la filosofia Huna, che è necessario chiarire per poter comprendere la tradizione Hawaiana.

La mente
Nella tradizione sciamanica degli antichi Hawaiani viene insegnato che l’essere umano è composto da vari elementi.
Egli possiede un corpo fisico, un campo di energia vitale e una mente. Generalmente si tende ad identificare la mente con il cervello, ma nessuno fino ad oggi ha potuto dimostrare come da un organo fisico possano scaturire il pensiero creativo, il senso di identità (che permane invariato negli anni) e i sentimenti. Qualcuno ha osservato che si potrebbe girare in un cervello per un anno, senza incontrare uno stato d’animo.
I Kahuna Hawaiani affermano che la mente è immateriale, è quella parte dell’uomo che chiamiamo coscienza, ed essa si serve dello strumento fisico del cervello per agire.
Potremmo paragonare il cervello ad un computer e la mente al tecnico che lo utilizza.
La mente, a sua volta, è un insieme di parti che interagiscono come una squadra, svolgendo funzioni diversificate.
Le Tre parti della mente sono caratterizzate da livelli di coscienza specifici legati alla loro “profondità”, sono infatti chiamate:

  • Superconscio
  • Mente cosciente
  • Subconscio

Il livello di partenza è quello della mente cosciente, poiché è quello su cui siamo sintonizzati, per la maggioranza del tempo, nelle ore di veglia. La mente cosciente è direttamente collegata alla realtà fisica dell’esistenza, occupandosi di comunicare con gli altri, valutare avvenimenti, ragionare, prendere decisioni, desiderare conseguimenti ed obiettivi, dare un senso alla vita.
Il Subconscio lavora ad un livello più interno. Dirige tutte le funzioni del corpo fisico, dette involontarie, come: il mantenimento della sua integrità, la crescita, lo sviluppo, la riproduzione, ecc. Genera le emozioni e le sensazioni; esegue il processo dell’apprendimento e registra ogni dato ed esperienza archiviandoli nella memoria. Questo è un livello mentale al quale non si ha accesso diretto, se non durante tecniche di introspezione, rilassamento e analisi.
Infine c’è il Superconscio che rappresenta la coscienza spirituale dell’uomo, quella parte dell’essere che sembra osservare il corpo dall’alto, guidandone i passi verso una precisa meta. Il Superconscio è fonte d’ispirazione per la mente cosciente, fornendo ad essa conoscenza e idee per risolvere qualsiasi problema. Talvolta invia messaggi attraverso i sogni, oppure attraverso i presagi, o facendo apparire soluzioni improvvise e inaspettate.
È possibile entrare in contatto con il Superconscio attraverso la meditazione o la preghiera.
I termini hawaiani corrispondenti a Superconscio, Conscio e Subconscio sono:

  • Aumakua
  • Lono
  • Ku

Aumakua: lo spirito
L’Aumakua è lo Spirito dell’essere umano, la parte divina inserita nella materia; non nel senso di Dio come essere ultimo, eterno e infinito, che pure è contemplato nella tradizione hawaiana, ma piuttosto una sorta di dio individualizzato, un angelo o un custode, l’intelligenza che guida l’energia verso una meta.
L’Aumakua o Sé Superiore è la sorgente dell’essere umano, l’artista che crea il modello sul quale prende forma il corpo, ed è anche la sorgente dell’energia che dà vita all’uomo e a tutti gli altri elementi della realtà che gli consentono di esperire un’esistenza fisica.
Il Sé Superiore inserisce nel modello del suo personaggio un obiettivo da raggiungere, lasciando alla creatività della mente cosciente il compito di interpretare tale obiettivo e di perseguirlo con un margine di autonomia, che ha grande riflesso sulla qualità delle esperienze che verranno fatte. Poniamo che la meta sia andare da un punto ad un altro di una stanza. Si può girare in cerchio, avanzare a zig-zag, fermarsi a metà strada, oppure avanzare in linea retta. Questo è rimandato al libero arbitrio della mente cosciente. L’unica cosa certa è che si arriverà dall’altra parte, il come e con quanta soddisfazione dipende
dalle scelte personali.
L’Aumakua segue le sorti del suo personaggio, evitando di intervenire in modo diretto, se non quando la traiettoria seguita va palesemente fuori rotta; in questi casi si sperimenta una sorprendente soluzione dei problemi che dà uno scossone e riporta la storia nella giusta direzione (come: imprevisti, incontri fortuiti, guarigioni miracolose).
Il Sé Superiore è comunque fonte d’ispirazione per la mente cosciente, che può trovare in esso tutta la conoscenza e le informazioni di cui necessita per esperire la vita con armonia e realizzare i propri progetti in modo soddisfacente.
Questo tipo di contatto non è sempre attivo e va ricercato nei momenti di necessità, modificando il proprio stato di consapevolezza e trascendendo la coscienza ordinaria.
Non solo gli esseri umani sono dotati di un Sé Superiore. Ogni oggetto, animale, pianta ha il proprio Aumakua, perché esso è la fonte di qualsiasi struttura esistente: ogni elemento
del cosmo è vivo, cosciente e sensibile.
L’Aumakua è l’idea originale che sta “dietro” tutto ciò che appare nel mondo delle forme.
Akua, la parola hawaiana per indicare lo Spirito, significa: concetto, pienamente espresso, in movimento.

Ku: il corpo - mente
Il Subconscio dirige le funzioni del corpo fisico e si occupa della conservazione della memoria. Riceve il modello del corpo creato dall’Aumakua e provvede a svilupparlo e mantenerlo nel tempo, curando la sua “manutenzione”. Dispensa energia ai vari organi del corpo ed effettua gli interventi di guarigione sulla base dello schema originale. È un po’ come il meccanico, che consulta il libretto della casa costruttrice, per eseguire la riparazione del motore di un’automobile.
Il Ku rende possibili tutte le funzioni del corpo, dette involontarie, e si occupa di mettere in movimento i muscoli e gli arti.
Tutte queste attività per noi non sono coscienti e raramente ce ne interessiamo. I compiti che esegue il corpo, come: digerire, far battere il cuore, assimilare il cibo, sostituire le cellule obsolete e così via, ci sono completamente estranei, non sappiamo come vengano svolti e di alcuni ignoriamo persino l’esistenza. Non è necessario essere medici o biologi per urinare o effettuare il metabolismo. Il corpo sembra conoscere tutto questo autonomamente, ma è il Subconscio l’intelligenza che lo dirige.
Le attività più importanti di cui si occupa il Subconscio sono: conservare tutte le esperienze nella memoria (che è localizzata nei tessuti e nei muscoli del corpo) ed eseguire le istruzioni impartitegli dalla mente cosciente.
Il Subconscio svolge la funzione di segretario e collaboratore della mente cosciente, presentando continuamente alla sua attenzione stati d’animo ed emozioni, per ricevere istruzioni sul comportamento da tenere di fronte alle situazioni della vita. Facciamo l’esempio in cui vediamo una bestia feroce che si avvicina a noi e immediatamente sorge l’emozione della paura. Questo è il modo in cui il Subconscio chiede istruzioni sul da farsi.
La mente cosciente non è emozionale, valuta il fatto, considera che potrebbe esserci un pericolo e ordina di scappare. Così il Subconscio mette in moto i muscoli delle gambe e il risultato è il nostro movimento verso un’altra zona. Tenete presente che questo scambio di informazioni non viene avvertito come il dialogo di due parti separate, perché la nostra mente lavora sempre come un insieme unitario.
Attraverso il meccanismo della memoria per il Ku è possibile apprendere modelli di comportamento, che poi esegue in modo autonomo e che tende a conservare nel tempo (dando luogo alle abitudini), fino a quando la mente cosciente non dispone un cambiamento. Il primo input all’apprendimento viene dalla mente cosciente, che manifesta la volontà di acquisire una nuova abilità; questo coinvolge il Subconscio, che si esercita per un certo tempo a svolgere la nuova mansione fino ad acquisirne il modello, poi lo inserisce stabilmente nella memoria.
A volte il corpo-mente sembra agire di sua propria volontà, ma questo non è possibile, perché i suoi interventi sono sempre e soltanto determinati dai dati presenti nella memoria.
Il materiale con cui lavora il Ku è tutto quello che è stato registrato dall’ambiente circostante e dalle convinzioni e i pensieri che la mente cosciente ha accettato per buoni nel passato. Il vero problema è che la mente cosciente spesso non ricorda ciò che è stato inserito nella banca dati, perché la memoria è simile ad una soffitta buia piena di ogni genere di masserizie. Senza far luce sugli “scaffali”, attraverso l’attenzione e la consapevolezza, non si sa bene di cosa si può disporre, e spesso qualche idea che ci sembra passata di moda è ancora là che ingombra, facendo inaspettatamente sentire la sua presenza.
Il Subconscio, con precisione e puntualità, conserva tutto ciò che forma oggetto di esperienza e ogni cosa viene riutilizzata al momento opportuno (almeno questo è ciò che pensa il Ku), fino a quando la mente cosciente non decide di fare pulizia.
Il Subconscio persegue il piacere e fugge dalla sofferenza; di fronte a due situazioni negative sceglie il male minore.

Lono: la mente cosciente
Tra lo Spirito e il corpo-mente si colloca la mente cosciente e a volte non è una posizione comoda da mantenere, se si desidera assumere la responsabilità della propria vita.
La mente cosciente è ciò che sembra rispondere al nostro senso di identità, ma questo non è completamente vero, perché anche il Ku sa bene chi siamo.
Possiamo comunque identificare la mente cosciente con tutte le chiacchiere, i ragionamenti e le valutazioni che continuamente risuonano nella nostra testa.
A Lono è demandato il compito di prendere le decisioni e di istruire il corpo sui comportamenti e le emozioni che desidera provare. Ad esempio una persona vi critica e il corpo si offende: sta a voi decidere se lasciar correre o ricambiare la provocazione, consentendo che il Ku manifesti una reazione aggressiva. La mente ha a disposizione il corpo, per sperimentare la risposta dell’ambiente alle proprie iniziative, e lo Spirito, per trarsi d’impaccio ogni volta che finisce in un vicolo cieco.
Essa partecipa al grande gioco dell’Universo sopportando alcune limitazioni oggettive, imposte dall’Universo stesso, come ad esempio la parziale capacità dei cinque sensi (alcune bande di colori non possono essere viste; alcuni toni nei suoni non possono essere uditi), o le leggi fisiche che producono la gravità, l’elettromagnetismo e la quantistica.
Dunque non tutto gli è possibile, ma nondimeno Lono è il capitano della nave e deve ispirare collaborazione ai suoi rematori (al Ku) se vuole arrivare in porto tranquillamente.
Una parte della storia personale è necessariamente predeterminata dallo Spirito, che deve armonizzare i percorsi paralleli di tutti gli esseri viventi, poiché il progetto cosmico è collettivo. Ma una porzione dell’avventura viene direttamente gestita dalla mente cosciente attraverso il libero arbitrio.

Il libero arbitrio non va confuso con la libertà di fare qualsiasi cosa ci venga in mente, o disporre degli altri, o cambiare il corso degli eventi; ma è scegliere come vogliamo rispondere, o non rispondere, alle esperienze che ci vengono prospettate, e decidere cosa vogliamo mettere in atto, nel presente, per provocare un cambiamento futuro.

Lo strumento più importante che abbiamo a disposizione per vivere la vita con successo è la Creatività. Attraverso la creatività, la mente cosciente è in grado di immaginare ciò che ancora non esiste, poiché in un Universo illimitato tutto è possibile e c’è sempre più di un modo per fare le cose. Questo ci dà la possibilità di cambiare le circostanze della vita, immaginando soluzioni diverse da quelle con cui ci troviamo ad interagire.
Il Subconscio non fa distinzione tra immaginazione e realtà. Mantenere dunque l’attenzione cosciente sulla realizzazione di un determinato avvenimento, per un congruo lasso di tempo, induce il Subconscio a registrarlo nella memoria come se fosse un modello già esistente. A questo punto lo Spirito stesso, che è la fonte dell’energia, interviene per energizzare il nostro modello e manifestarlo nel mondo delle forme.

È così che ciò che immaginiamo può divenire concreto e per questo affermiamo che la mente cosciente è una co-creatrice della realtà, affiancando con i suoi modelli quelli già realizzati dallo Spirito. Tutto questo è una nostra facoltà e possiamo usufruirne a pieno titolo senza timore di peccare di superbia. L’energia è gratuita, l’unica cosa che può risultare impropria è l’utilizzo che ne vogliamo fare.

Quando ci rivolgiamo all’Aumakua per ottenerne la guida, esso stesso, attraverso la sua ispirazione, aumenta la nostra capacità creativa.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

I 4 livelli della realtà
Secondo i Kahuna Hawaiani la Realtà è osservabile da 4 diversi livelli di consapevolezza.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

I 4 livelli della realtà

Fin’ora abbiamo considerato la mente e le funzioni specifiche che assolve, rispetto agli elementi della realtà. Vediamo adesso come utilizzare la consapevolezza per interagire con l’ambiente nel quale siamo inseriti.

Viviamo in un Universo illimitato e multidimensionale, nel quale coesistono le forme fisiche, le interazioni energetiche e le vibrazioni dello Spirito. Questo Universo è un unico insieme, che può essere osservato da molteplici punti di vista e per ogni angolo della visuale emergono caratteristiche differenti, che consentono di usufruirne in modo diverso.

Secondo i Kahuna Hawaiani la Realtà è osservabile da 4 diversi livelli di consapevolezza.

Il 1°Livello di consapevolezza è IKE PAPAKAHI, il livello OGGETTIVO.
Questa è l’ottica legata all’esperienza fisica del corpo, in cui tutte le cose sono accettate per vere e sono separate tra loro. Esiste la Natura e i suoi elementi sono noti a tutti.
Ci sono gli altri esseri umani, gli animali, le piante. Attraverso le mani possiamo afferrare oggetti e utilizzando gli elementi esistenti in natura, fabbricarne di nuovi.
Questo è il livello della quotidianità, dove ogni cosa può essere impiegata o trasformata in accordo alle leggi fisiche. Ogni cosa ha un inizio e una fine, esattamente come il corpo ha una nascita e una morte.

Il 2°Livello di consapevolezza è IKE PAPALUA, il livello SOGGETTIVO.
Questa è l’ottica legata all’esperienza mentale. Abbiamo detto che la mente è immateriale e che è in grado di manipolare l’energia vitale indirizzandola verso un obiettivo.
La consapevolezza psichica si muove nel mondo dell’energia, aprendoci alla comprensione che gli oggetti, le persone, le piante e gli animali sono formati dallo stesso tipo di sostanza, cioè d’energia stessa.
Questa non è una notizia necessariamente eccezionale, perché i chimici sanno benissimo che tutto è composto da atomi, ma dato che i nostri occhi non vedono atomi aggregati, bensì: un libro, una sedia, un tavolo, ecc. per percepire la struttura energetica della realtà è indispensabile trasferire la coscienza nel regno mentale.
Ogni cosa ha attorno a sé un campo di energia, che confina col campo di ogni altra cosa. Attraverso l’energia, ogni punto dell’Universo è collegato a tutti gli altri punti, e questo consente alla mente di esperire fenomeni quali la telepatia e la chiaroveggenza.
Nella dimensione energetica le cose non hanno né inizio né fine, poiché l’energia è il fondamento stesso dell’esistenza, ma tutto è in continua transizione da una forma all’altra.

Il 3°Livello di consapevolezza è IKE PAPAKOLU, il livello SIMBOLICO.
Tutto nell’Universo esiste per gruppi di opposti: nero-bianco; maschio-femmina; altobasso; bello-brutto; e ogni cosa acquista significato solo in relazione alle altre.
Non esistono valori assoluti, perciò possiamo considerare “scuro” un pomeriggio nuvoloso, ma solo rispetto ad un mattino soleggiato; lo stesso pomeriggio nuvoloso è, a sua volta, molto più “chiaro” di una notte di luna piena.
La rappresentazione cosmica scaturisce da simboli, attraverso i quali è possibile ottenere un’interpretazione dei significati.
Comprendere l’aspetto simbolico dell’esistenza ci consente di assegnare un valore alle nostre esperienze; possiamo ad esempio chiederci perché ci è capitato di incontrare la tale persona, in quel dato momento, e perché il dialogo si è svolto in quel certo modo… Ogni situazione, ogni avvenimento sono lì per trasmetterci un messaggio; come nei sogni, ogni forma che ci circonda rappresenta i nostri pensieri, rispecchia parti sconosciute di noi, e ci fornisce indicazioni sui nostri atteggiamenti.

Attraverso l’ambiente conosciamo noi stessi e il senso della nostra avventura.

Il 4°Livello di consapevolezza è IKE PAPAHA, il livello dell’IDENTIFICAZIONE.
Questa è la dimensione trascendente della coscienza, nella quale si percepisce l’unità del Tutto, al di là delle molteplici forme.
Ogni cosa è sé stessa e contemporaneamente è me.
L’IO si espande nella coscienza cosmica e attraverso l’unione spirituale è possibile sperimentare le sensazioni di ogni altra forma di vita.
Questo livello si raggiunge coscientemente attraverso la meditazione, ma chiunque ne fa casuale esperienza quando gli capita di percepire le emozioni o le sofferenze degli altri, oggetti compresi.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

La guarigione insegnata dai Kahuna
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

La guarigione insegnata dai Kahuna

  • Nel 1° livello vengono usate tecniche che interessano il corpo, come: medicinali, rimedi, erbe, cristalli, massaggi e trasmissione di energia attraverso le mani.
  • Nel 2° livello vengono usate tecniche mentali, come: messaggi telepatici e pensiero positivo, tecniche di immaginazione guidata ed auto-ipnosi. La chiaroveggenza viene ampiamente usata per comprendere le cause della malattia ed effettuare le diagnosi. Attraverso la telepatia viene attivato il dialogo con le forze della Natura e con le guide spirituali, che consentono di incentivare il potere di guarigione.
  • Il 3° livello è il livello di consapevolezza nel quale si svolge prevalentemente il lavoro dello Sciamano. Vengono usate tecniche di interpretazione ed elaborazione dei sogni, cerimonie di guarigione e rituali simbolici per l’acquisizione di maggior energia, nuove abilità e più ampi poteri. Importante strumento del 3°livello è il Viaggio Sciamanico, che permette di identificare ed elaborare i simboli che sono all’origine della malattia, consentendo la loro consapevole trasformazione in modelli di guarigione.
  • Al 4° livello troviamo la più potente, ma anche più complessa, tecnica di guarigione: quella spirituale. In Hawaiano è chiamata Kulike, ma viene anche detta “Mutamento di forma”. In questa tecnica si realizza una unione spirituale tra il malato e il guaritore, in modo tale che il guaritore sperimenta la coscienza del suo cliente, assumendone la “forma” e dall’interno dell’essere, va a modificare gli schemi energetici per riportarli in equilibrio.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

I sette poteri dello sciamano
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

I sette poteri dello sciamano
LA FILOSOFIA HUNA

La filosofia HUNA è un sistema di pensiero che trova applicazioni pratiche per vivere la vita con successo. Il segreto per raggiungere la salute e la felicità è creare armonia tra corpo, mente e spirito.

Questa antica conoscenza si basa su SETTE PRINCIPI, ognuno dei quali rappresenta un diverso potere sciamanico che può essere utilizzato per incentivare l’armonia.

Imparare i 7 Principi, assimilandoli e prendendoli come struttura sulla quale organizzare la propria
esistenza, aiuta a sviluppare i SETTE POTERI connessi, ottenendo effetti concreti nel campo della salute, del successo e dello sviluppo personale.

I 7 Poteri in realtà sono già dentro di noi allo stato latente, ma hanno bisogno di essere riscoperti e incoraggiati, perché nella nostra cultura basata sulla fisicità e l’evidenza, le abilità interiori non vengono prese troppo sul serio, e sono a mala pena tollerate in una minoranza di persone classificate come sensitivi.

Le nostre convinzioni sono orientate fin dalla nascita, dalla scuola, dai mass media, dalle figure autoritarie, verso una visione prevalentemente materiale dell’esistenza, pregiudicando spesso la possibilità di accettare tecniche diverse, che invece assolvono con grande efficacia compiti come la riprogrammazione emotiva, la guarigione del corpo, l’analisi e la risoluzione dei problemi ricorrenti. L’unica questione da discutere è quello che desideriamo accettare per vero.

Nella misura in cui riusciamo ad uscire dai condizionamenti sociali, possiamo utilmente sperimentare i benefici delle tecniche Huna.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

IKE - Consapevolezza
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

IKE - Consapevolezza
1° PRINCIPIO – IKE : "Il Mondo è ciò che pensi che sia"

Questo significa che le esperienze che facciamo nella vita sono plasmate dal nostro pensiero ed è il nostro personale punto di vista che ci fa apprezzare o meno l’esistenza.
Subire un tamponamento su una macchina nuova viene considerato senz’altro un avvenimento negativo, ma se un veicolo viene ad urtare la nostra auto in un punto già ammaccato, possiamo considerarla fortuna, visto che con i soldi dell’assicurazione riusciremo a riparare sia il danno nuovo, che il vecchio.
Lo stesso avvenimento è valutato diversamente da due individui separati, poiché ognuno di loro risente dell’influenza delle proprie esperienze ed aspettative; questo talvolta accade anche alla stessa persona, in differenti periodi della vita.
Probabilmente da ragazzi abbiamo pensato che la più grande sfortuna fosse perdere la visione di un film durante il week-end. Invece da adulti la cosa più preoccupante potrebbe apparirci la perdita del lavoro.
La visione del mondo è un riflesso dei nostri pensieri e noi stessi siamo riflessi di quei pensieri. Quando, in seguito ad un trauma, viene perduta la memoria, una persona può istantaneamente cambiare personalità, non riconoscere più il suo partner, non essere più in grado di svolgere il lavoro per il quale si è qualificata attraverso anni di studio.
Cambiano i pensieri, cambia l’esperienza della vita.
Nella tradizione sciamanica viene insegnato che, quando si cambiano le proprie credenze su una relazione o un avvenimento, viene prodotto un contemporaneo cambiamento anche sul piano fisico della realtà.
Le nostre aspettative, ciò su cui intratteniamo l’attenzione, attraggono il loro equivalente materiale; le vicende della nostra vita sono il risultato delle nostre convinzioni.
Come risultato di questa visione dell’esistenza i Kahuna affermano che la vita è un sogno e che mentre sognamo, gli avvenimenti della nostra vita si concretizzano sul piano materiale.
Pertanto la realtà si trova nella dimensione mentale e quella che chiamiamo vita reale è il sogno; in particolare, quello che stiamo vivendo nel presente, è solo uno dei nostri innumerevoli sogni.
Queste affermazioni sono difficili da accettare, perché tutti abbiamo esperienza delle cose che vediamo e tocchiamo, le consideriamo assolutamente reali e in merito non abbiamo alcun dubbio.
Ma ogni cosa nell’Universo è composta di atomi aggregati tra loro, all’interno dei quali delle particelle infinitesimali ruotano su orbite molto distanti l’una dall’altra, lasciando tra loro grandi spazi vuoti. Se fosse possibile vedere l’Universo attraverso una enorme lente d’ingrandimento, ci sembrerebbe vuoto!
Negli atomi quella che viene definita materia è pura energia, che vibra a diverse frequenze. Questo è ciò che afferma anche la fisica quantistica.
Il motivo per il quale il nostro corpo non penetra attraverso i muri è che i rispettivi campi energetici vibrano a frequenze, talmente simili tra loro, da interferire.
Invece, per esempio, i raggi X e le microonde penetrano attraverso il nostro corpo, senza che ce ne accorgiamo, perché hanno vibrazioni ad alta frequenza.
Quando urtiamo un oggetto, il conflitto tra i campi energetici raggiunge il cervello attraverso i recettori sensoriali, viene poi decodificato dalla mente in base ai ricordi registrati nella memoria. E’ la mente che ci avverte che quel tipo di energia rappresenta uno scontro e da qui scaturisce la sensazione del dolore.
L’esperienza è completamente interna alla mente, non nell’avvenimento in sé, questo è il motivo per cui sotto anestesia non si prova dolore: la coscienza è disconnessa e non ci sono interpretazioni.
L’Universo, come abbiamo visto, è un’immensa distesa di energia, in grado di reagire agli stimoli provenienti dalla mente. Possiamo perciò affermare che è il pensiero a forgiare l’esperienza della vita, in questo “universo di sogno”.
I Kahuna ritengono che la vita sia un SOGNO COLLETTIVO, dove ognuno segue il proprio singolo sogno, che per alcuni tratti coincide con quello degli altri. Pertanto, se la vita è un sogno, possiamo cambiare il sogno della vita cambiando il nostro pensiero.
Portando l’attenzione sui pensieri e sulle convinzioni che nel passato abbiamo assunto come verità, attraverso le tecniche della filosofia Huna, possiamo diventare coscienti che esistono altre possibilità.
Una grande implicazione del primo Principio è che tutti i sistemi sono arbitrari.
Se si assume come presupposto che tutto è sogno, allora tutti i significati sono inventati e la verità assoluta è qualsiasi cosa ognuno decida che sia.
Il significato delle esperienze dipende dalla nostra interpretazione o dalla decisione di accettare per buone le interpretazioni di qualcun altro.
Pertanto tutti i sistemi presi come riferimento per stabilire le regole della vita sono arbitrari; ma siccome è impossibile fare esperienza senza un sistema di riferimento, ognuno è libero di scegliersi quello che ritiene più valido.
Anche la filosofia Huna è un sistema arbitrario e potete semplicemente considerarlo come una serie di consigli, che permettono di praticare uno sciamanesimo efficace e flessibile.
Non pensate ai 7 Principi come a un dogma in cui credere per fede, sperimentateli nel vostro quotidiano e controllate se per voi funzionano, altrimenti sentitevi liberi di usare altri sistemi.
Gli sciamani fanno grande uso della flessibilità e sono tolleranti verso le altre credenze, perché non le considerano minacce al loro potere, ma diversi punti di vista.
Nel molteplice non esiste una soluzione che possa andare bene per tutti.

1° POTERE – CONSAPEVOLEZZA
Il potere sciamanico corrispondente al 1° Principio è la CONSAPEVOLEZZA.
Di quanti nostri pensieri e convinzioni siamo coscienti? Quanti dei nostri pensieri sono utili e ci portano ad essere felici? Chi ci obbliga a ripetere sempre gli stessi schemi di comportamento, quando scopriamo che ci conducono all’insuccesso?
Dobbiamo renderci conto che le nostre azioni dipendono dai nostri pensieri, e da questi derivano anche i risultati che otteniamo.
La nostra vita cambierebbe sicuramente se fossimo in grado di selezionare i pensieri più efficaci, mantenendo in memoria solo quelli che favoriscono il conseguimento di ciò che desideriamo.
Senza il potere della consapevolezza non siamo noi a gestire le vicende della nostra vita, ma ci limitiamo a subirle, rimandando la responsabilità agli altri o alla sorte.

Esercizio:
Tutti siamo abituati a dare per scontate le cose positive e a lamentarci per le cose che vanno male, per questo siamo molto più spesso in contatto con l’insoddisfazione che con la gioia. Chiudete gli occhi e pensate ad un settore della vostra vita che vi rende felici.
Potrebbe essere la lettura di un libro, il vostro sport preferito, la compagnia di un partner o di un amico, la sensazione che provate quando siete apprezzati, la vostra capacità di gustare il cibo… Spaziate in qualunque area della vostra vita che vi procura piacere e restate per un po’ nella consapevolezza di quelle sensazioni.
Notate come reagisce il corpo alla percezione della felicità.
Ogni volta che ne avete desiderio potete esercitare il potere della consapevolezza per sintonizzare i vostri pensieri sul bello e sul buono, piuttosto che sulla sofferenza e sul fallimento, consentendo al corpo di riprendere vigore ed entusiasmo dall’energia frizzante che nasce dalla gioia.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

KALA - Libertà
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

KALA - Libertà
2° PRINCIPIO – KALA : "Non ci sono limiti"

L’Universo è infinito e tutti i tentativi che sono stati fatti per misurarlo non hanno avuto successo.
Si è ipotizzato il “Big Bang” iniziale, ma non si è mai potuto raggiungere l’istante in cui l’Universo ha avuto inizio.
È stato osservato il cielo attraverso potenti strumenti come i radio-telescopi, ma in qualunque punto venga orientata la visuale, sembra sempre di trovarsi al centro.
Non è possibile toccare i limiti dell’Universo. Gli scienziati lo considerano un meccanismo avente un’esistenza ciclica, tra espansione iniziale e ritorno verso il centro, ma nessuno può escludere che esistano altri universi paralleli formati ad esempio di anti-materia.
Quando dall’infinitamente grande scendiamo nell’infinitamente piccolo, la cosa si ripete.
È stato studiato l’atomo con l’idea di trovare la sua parte più piccola, ma andando sempre più all’interno il viaggio non si ferma mai, le particelle si suddividono in elementi sempre più piccoli senza un punto di arrivo.
Nessuno è mai riuscito a dire “questo è l’elemento più piccolo che costituisce l’Universo. Al di sotto di questa misura l’esistenza è impossibile”.
Ma proprio studiando l’atomo gli scienziati hanno incontrato l’energia cosmica.
Secondo la filosofia Huna, l’energia è l’unica sostanza che forma l’Universo, espandendosi in ogni direzione e aggregandosi in alcuni punti dove forma: pianeti, stelle, esseri umani, oggetti, ecc. Tutto è immerso nell’energia e ne è compenetrato, e attraverso questa comune identità tutto è collegato.
Il collegamento di tutte le cose viene affermato anche nella geometria frattale, che dimostra attraverso formule matematiche, che il battito d’ali di una farfalla in Sud Africa, può provocare un ciclone in California!
L’energia è infinita e il vuoto non esiste. Esistono invece diverse frequenze di vibrazione dell’energia, che permettono l’aggregazione di forme viventi più o meno solide e tangibili.
I campi energetici di ogni cosa esistente si espandono radialmente, divenendo sempre più rarefatti man mano che si allontanano dal centro.
È come se ognuno di noi fosse un sole, che emana il massimo di luce e calore nel suo centro, ma irradia luce e calore anche intorno a sé, raggiungendo tutte le altre cose in maniera sempre meno intensa a secondo della distanza.
Tramite l’energia ogni punto dell’Universo è in contatto con tutti gli altri punti.
Dunque se non esiste separazione, possiamo affermare che non c’è differenza tra noi e gli altri, tra noi e l’ambiente, tra noi e l’Universo.
Ognuno di noi sperimenta la propria individualità e la separazione da tutto il resto, basandosi sui dati che pervengono alla mente attraverso i cinque sensi.
Ma i nostri sensi sono limitati solo ad alcune scale di valori. Per quanto riguarda i colori, possiamo vedere solo quelli dello spettro solare che appartengono alla frequenza visibile (i colori
dell’arcobaleno), gli ultravioletti e gli infrarossi non sono per noi accessibili.
Lo stesso si può dire dei suoni, la nostra sensibilità è legata alla banda centrale, non siamo in grado di sentire i suoni troppo acuti o troppo bassi.
Se la nostra percezione non fosse limitata dalle leggi imposte dalla Natura, in un Universo infinito avremmo la possibilità di fare un’esperienza infinita, vale a dire nessuna esperienza, perché non ci sarebbero diversificazioni, cambiamenti e contrapposizioni.
Le limitazioni sensoriali sono imposte dalla volontà dell’Universo, che desidera farci fare esperienza di sé stesso.
Pertanto la separazione è un’utile illusione, quando vogliamo sperimentare cose diverse da tutti gli altri.
In un’azione di guarigione, ad esempio, è più semplice trattare un paziente come una cosa diversa da noi, per evitare la paura del contagio e della sofferenza.
Gli Sciamani vedono le connessioni di energia con tutti i punti dell’Universo sotto forma di ragnatela: lo Sciamano è il ragno, il creatore della ragnatela, che occupa la posizione centrale e attorno a sé si espandono i suoi fili, che lo collegano ad ogni punto dello spazio.
Il ragno non è prigioniero della ragnatela, ma può spostarsi liberamente lungo i fili, per raggiungere qualsiasi punto, in qualsiasi momento. Lo Sciamano è nel mondo, ma non appartiene al mondo, perché il mondo è una sua proiezione.
Possiamo ora comprendere che, in un Universo infinito, senza limiti, tutto è possibile.
Naturalmente abbiamo bisogno di espandere la coscienza oltre i cinque sensi, per imparare a viaggiare lungo i fili dell’energia e stabilire una connessione con tutto il resto dello spazio-tempo.

2° POTERE – LIBERTA’
Attraverso la libertà di circolare lungo i fili dell’energia possiamo sviluppare le qualità sensitive della telepatia e della chiaroveggenza.
La telepatia è l’abilità di comunicare con gli altri senza usare le parole, e la chiaroveggenza è la possibilità di ricevere o inviare immagini mentali.
Gli Sciamani usano ampiamente questi poteri nel campo della guarigione, perché la rete di energia non è limitata dallo spazio e dal tempo, pertanto attraverso l’esercizio di queste abilità psichiche è possibile reperire informazioni di qualsiasi genere per stabilire le diagnosi ed inviare energia curativa anche a distanza.

Esercizio:
Sedetevi in un posto tranquillo con l’intento di imparare a percepire il campo energetico che circonda il vostro corpo.
Avvicinate lentamente tra loro i palmi delle vostre mani e fermatevi a pochi centimetri di distanza senza congiungerli.
Allontanate nuovamente le mani e ripetete lentamente l’esercizio, fino a quando non avrete sviluppato la sensazione di schiacciare qualcosa di soffice, come un cuscinetto o della bambagia.
Avvicinando le mani si possono provare sensazioni di calore, vibrazione, pizzicore, ecc.
Queste sono le più frequenti percezioni del campo energetico.

Quando sarete diventati esperti nell’esercizio precedente, potete prendere in mano un oggetto e tentare di sintonizzarvi sulla sua energia, con l’intento di ricevere informazioni sull’oggetto stesso, ad esempio: da quanto e dove è stato costruito, chi l’ha posseduto prima di arrivare a voi, e così via; se fate l’esercizio con una pianta potete sentire se sta bene o se richiede cure diverse, oppure potete chiedere al vostro orologio se si sta scaricando la batteria.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

MAKIA - Concentrazione
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

MAKIA - Concentrazione
3° PRINCIPIO – MAKIA : "L’energia fluisce dove va l’attenzione"

Spesso la nostra mente si disperde inseguendo molteplici progetti ed idee, senza riuscire a dare sufficiente sprint al loro decollo.
In queste situazioni ci farebbe senz’altro comodo una lente d’ingrandimento per concentrare la luce solare e dare fuoco al propellente dell’attività che più ci interessa…
Ebbene, questa è una metafora di una cosa che possiamo realmente fare focalizzando l’attenzione su un progetto alla volta; in questo modo l’occhio della mente si tramuta in una lente d’ingrandimento, convogliando l’energia universale verso il nostro obiettivo.
Avete già usato questa tecnica, anche senza saperlo, ogni volta che siete riusciti a portare a termine qualche iniziativa alla quale tenevate. Probabilmente il vostro interesse nell’impresa era parecchio e non avete accettato distrazioni.
Il 3° Principio afferma che, focalizzando l’attenzione su qualsiasi tipo di cosa, viene attivato un flusso di energia che si concentra su quell’obiettivo.

Facciamo un esempio.

Una domenica mattina vi svegliate e cominciate a pensare al modo in cui desiderate passare la giornata.
Si potrebbe andare a pranzo da un parente, ma la cosa non vi attira.
Forse potreste fare una passeggiata in centro, ma anche questo non vi entusiasma.
A un certo punto vi viene voglia di fare una gita in campagna.
Iniziate a visualizzare i campi coi fiori, la tranquillità dell’ambiente, pensate che potreste prendere
una boccata di aria pura e un po’ di sole, magari vi portate anche la macchina fotografica per riprendere qualche bella veduta.
L’attenzione sulla gita viene mantenuta in modo continuato, perché l’iniziativa è allettante e questo orienterà le circostanze, facendo in modo che la gita diventi concreta.
Sicuramente inizierete a preparare tutto quello che vi occorre per andare in campagna, dando il via all’azione e dimenticherete completamente le alternative di pranzare fuori o di andare in centro.
Ogni volta che manteniamo un’attenzione continuata sulla realizzazione di un avvenimento, attiriamo il suo equivalente materiale.
Qualsiasi cosa facciamo nella vita quotidiana, è stata prima pensata con la dovuta attenzione e un sufficiente interesse.
Quando si focalizza l’attenzione è importante evitare le distrazioni, ma anche queste operano in base al 3° Principio, il quale come corollario ammette che: L’ATTENZIONE VA DOVE FLUISCE L’ENERGIA.
I forti rumori e le luci abbaglianti attirano naturalmente l’attenzione del nostro corpo, perché entrambi i fenomeni sono espressione di una grande concentrazione di energia.
Quando pratichiamo la concentrazione dobbiamo coinvolgere corpo e mente nello stesso lavoro, per evitare che l’energia defluisca verso altre direzioni.

3° POTERE – CONCENTRAZIONE
Mantenere un’attenzione continuata su un obiettivo, è il segreto per farlo realizzare.
Questo è il potere della Concentrazione che deriva dal 3° Principio.
La concentrazione viene anche chiamata meditazione ed è utilizzata da millenni, in tutte le discipline spirituali, per incrementare il progresso e lo sviluppo della persona.
Attraverso le tecniche di meditazione creativa insegnate nella filosofia Huna, è possibile portare a compimento i propri sogni e desideri, favorendo anche un aumento dell’energia del corpo, il rilassamento muscolare e la buona salute.
Per queste tecniche vi rimando al capitolo: “La Meditazione dello Sciamano”.
Praticare la concentrazione porta a migliorare la capacità di osservare tutti i dettagli delle varie situazioni e ad aumentare il quoziente d’intelligenza.
Esercitatevi a focalizzare l’attenzione, senza distrazioni, su quello che vi interessa perseguire, aggregando l’energia con la volontà, fino ad ottenere il risultato materiale.

Esercizio:
Portate lo sguardo su un quadro o un poster e osservatelo per un po’.
Ora, invece dell’intera immagine, notate quello che si vede in particolare nella zona in basso a sinistra. C’è qualcosa di diverso, in confronto al primo colpo d’occhio?
Rendetevi conto di come, da questo punto di osservazione, il resto dell’immagine appare sfocato e i particolari del settore che state guardando sono invece molto più chiari.
Questo è il diverso risultato che si ottiene quando si porta consapevolmente l’attenzione in un punto ben preciso.
Chiudete gli occhi e pensate ad un’attività che state svolgendo in questo periodo.
Poi spostate l’attenzione su un singolo elemento di quell’attività e osservatelo nei minimi particolari, infine immaginate come potete migliorarlo.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

MANAWA - Presenza
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

MANAWA - Presenza
4° PRINCIPIO – MANAWA : "Adesso è il momento del Potere"

Tutti abbiamo il senso del tempo e siamo portati a pensare che le esperienze di oggi siano una conseguenza delle nostre azioni passate, o che le azioni di oggi possano essere proiettate nel futuro.
Oggi sono Ragioniere perché in passato ho seguito quel corso di studi; oggi lavoro, ma alla fine della carriera andrò in pensione.
In realtà il passato non è altro che una serie di ricordi, che rimangono nella nostra memoria sotto forma di immagini legate ad una particolare emozione; invece il futuro è una semplice ipotesi, che basiamo sui dati attualmente in nostro possesso.
Ogni volta che ci fermiamo a considerare noi stessi, ci troviamo in un certo punto del tempo e dello spazio dal quale, guardando indietro, percepiamo il passato non più esistente e guardando avanti, intravediamo il futuro non ancora esistente.
In effetti l’esistenza si svolge solo nel momento presente e solo nel presente abbiamo il potere di agire e modificare il corso degli eventi. Se oggi devo andare ad un appuntamento posso scegliere di non andarci. Ma possiamo, in questo momento, tornare fisicamente nel passato e cambiare le esperienze che abbiamo fatto?
Possiamo, in questo momento, sapere esattamente come si svolgerà il nostro futuro?
Nel tempo presente, il passato influenza la nostra esperienza nella misura in cui ci basiamo sui ricordi per prendere decisioni e fare valutazioni; ma è solo un’interpretazione fatta oggi degli avvenimenti di allora. Abbiamo già detto che se si perde la memoria si può cambiare istantaneamente la personalità!
Inoltre, nel presente, il futuro è una potenzialità ancora inespressa; nessuno sa cosa contenga veramente il futuro, perché prende forma dall’energia messa in moto dai pensieri e dalle scelte che stiamo ancora vivendo. Per arrivare a domani bisogna pensare ed agire oggi.
Sono le convinzioni relative a noi stessi e all’ambiente esterno che ci rendono quello che
siamo, ma queste hanno valore solo nel momento presente.
Ogni giorno si creano nuove possibilità e qualsiasi abitudine può essere cambiata: nella misura in cui cambiano i nostri pensieri e il nostro comportamento, cambia anche l’esperienza del mondo.
Nella prospettiva temporale tutto è relativo; il passato è passato solo rispetto al presente e il futuro è futuro solo rispetto al presente. Il periodo che si osserva dipende da ciò che assumiamo come tempo presente: questo giorno, questo mese, questo anno…
Se esercitiamo la nostra attenzione per riportare nella consapevolezza attuale immagini del passato o del futuro, l’influenza del presente può estendersi anche a quelle esperienze, rendendoci possibile fare dei cambiamenti.
Ad esempio possiamo rievocare un trauma del passato, rivivendolo come se si stesse svolgendo adesso e cambiare la nostra reazione emotiva alle circostanze, dissipando così l’impressione negativa che è ancora presente in noi.
Oppure possiamo cercare di modificare un’abitudine dannosa, visualizzandoci nel futuro in una situazione completamente diversa, dove il problema è risolto, creando al riguardo emozioni positive, come se la cosa stesse prendendo forma in questo momento.
Ad esempio un fumatore che vuole smettere di fumare, visualizzerà sé stesso come se avesse già perso il vizio, sentendo grande gioia per la salute dei propri polmoni.
Un’importante qualità legata al 4° Principio è la PERSISTENZA. Per attuare le tecniche di riprogrammazione che ho descritto prima è necessario ripetere gli esercizi svariate volte, fino ad accumulare l’energia sufficiente a raggiungere l’obiettivo desiderato.
Non c’è un tempo prestabilito, dipende dalla reazione del vostro sub-conscio, comunque usando la persistenza e la pazienza si arriva sempre ad un risultato.

4° POTERE – PRESENZA
Stare nel presente aumenta la nostra energia.
Chi passa troppo tempo a considerare i ricordi del passato o a sognare un futuro ancora irreale distoglie la consapevolezza dal momento presente, diminuendo l’efficacia delle proprie azioni.
Concentrarsi sull’esistente qui e ora, aiuta a divenire sempre più coscienti delle informazioni provenienti dai propri sensi e aumenta la consapevolezza del fluire ell’energia all’interno del proprio corpo e dell’ambiente esterno.
In questo modo s’impara a percepire e localizzare i campi di forza che circondano tutte le ose e ad assorbire un maggiore quantitativo di energia dall’ambiente mantenendo onsapevolmente l’attenzione su di esso.
Aumentare il proprio potere è una condizione propedeutica a qualsiasi azione sciamanica, di uarigione, di riprogrammazione, di pacificazione, e poiché ogni cosa è costituita di nergia, essere attenti alle cose, alle piante, agli animali e agli esseri umani che ci roviamo attorno, nelle varie situazioni, ci consente di usufruire anche della loro energia, he possiamo poi indirizzare verso i nostri obiettivi.
È per questo motivo che l’unico potere si trova nel presente.

Esercizio:
Eseguite questo esercizio e al termine interrogate il vostro corpo sulle sensazioni provate.
Divenite coscienti dei colori che ci sono attorno a voi. Notate tutto ciò che è bianco, rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, viola, nero.
Guardate tutte le linee dritte e a punta, poi le linee curve e smussate.
Notate la forma degli oggetti e gli spazi vuoti tra loro.
Prestate attenzione ai suoni: prima quelli alti, poi quelli medi e infine quelli bassi.
Sentite la sensazione dei vestiti sul vostro corpo e l’attrazione che viene dalla terra.
Concentratevi sugli odori dell’ambiente e il sapore che avete in bocca.
Percepite l’orientamento del vostro corpo nello spazio.
Osservate il vostro respiro e sentite, come meglio potete, l’energia presente nel vostro corpo e nello spazio circostante.
Se vi sentite calmi e rilassati questo è l’effetto che produce l’energia sul corpo.
Essere calmi e rilassati è la condizione di maggior potere che possiamo sperimentare, perché ci consente di superare qualsiasi paura e di vedere con chiarezza ogni eventuale soluzione dei nostri problemi.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

ALOHA - Amore
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

ALOHA - Amore
5° PRINCIPIO – ALOHA : "Amare è essere felici con…"

Questo principio ci indica che cosa s’intende per amore nella filosofia Huna.
Aloha è la parola che gli Hawaiani utilizzano per esprimere il concetto di amore, ma il suo significato riassume un’intera frase, che può spiegarci lo stile di vita di questo popolo.
La traduzione, analizzando tutte le radici che compongono la parola, è la seguente: “condividere gioiosamente l’energia vitale nel presente”, da questo concetto trae origine lo spirito amichevole e pacifico che caratterizza la cultura Hawaiana.
Abbiamo visto, col 4° Principio, che solo nel momento presente possiamo utilizzare l’energia universale e, col 2° Principio, che tutto e tutti sono formati dall’energia e sono parte della stessa sostanza.
La frase presuppone un’espansione del proprio ego, per considerare gli altri come parte di sé, e invita a condividere l’esperienza della vita attingendo all’energia cosmica, disponibile per tutti incondizionatamente, per raggiungere la felicità.
Quindi l’amore esiste quando si è felici con gli altri, quando dai nostri rapporti eliminiamo la paura, la rabbia e il dubbio.
Il vero amore è incondizionato e parte dall’interno di noi, è un bisogno di espansione e condivisione per il desiderio di creare armonia.
“Mi manchi, senza di te non posso vivere”, sembra la frase di un innamorato, ma nasconde un comportamento manipolativo e un desiderio di possesso.
Amare non significa chiudersi in una gabbia, non è sofferenza e struggimento, ma uno stimolo verso il progresso e lo sviluppo, per l’espansione dei confini dell’Io; si esperisce nella gioiosa unione con gli altri.
L’Amore aumenta col diminuire della critica.
I giudizi negativi causano separazione, fisica e spirituale; inoltre, a causa del 3° Principio, quando si fa una critica e si porta l’attenzione sul negativo, viene rinforzato proprio l’aspetto che non si gradisce.
Invece quando si fa un elogio, il buono che c’è nell’altro si sviluppa e si accresce.
L’Amore si realizza con un’accettazione priva di giudizi.
Quando lodiamo o critichiamo qualcuno il nostro corpo reagisce alla cosa prendendola come un fatto personale. In base al 2° Principio, per cui tutto è energeticamente collegato, il corpo non distingue fra sé stesso e l’ambiente, quindi ogni critica che noi rivolgiamo all’esterno viene accolta come se fosse indirizzata al corpo.
Di fronte alla critica il corpo s’irrigidisce e accumula stress, e questo ci predispone ad ammalarci più facilmente o a subire incidenti, peggiorando eventuali condizioni di precaria salute.
Quando lodiamo qualcosa o qualcuno il meccanismo è lo stesso, ma in questo caso il corpo si sente spronato e incoraggiato, tende dunque a recuperare salute, gioia e vitalità.
Pertanto le critiche servono a ben poco e nessuno viene mai spronato a migliorare sottolineando e rinforzando il negativo. La lode invece produce effetti positivi ad ampio raggio; è un atto d’amore che sottolinea le buone qualità degli altri, andando contemporaneamente ad influire in modo benefico anche su di noi.
Se vi capitasse di ricevere delle critiche, difendete il vostro corpo dallo stress, facendovi immediatamente delle lodi. Potete fare questo ad alta voce o solo mentalmente, otterrete comunque un buon effetto di protezione.

5° POTERE – AMORE
Possiamo fare dell’Amore un vero e proprio potere sciamanico, utilizzandolo per incrementare il buono e il bello che c’è attorno a noi, e per creare armonia e benessere.
L’Amore è un perfetto strumento di guarigione, che può essere indirizzato verso noi stessi, gli altri, le situazioni e l’ambiente.
A questo fine dobbiamo prendere la buona abitudine di lodare e apprezzare le qualità positive di tutte le persone e delle cose che ci circondano.
Tutto può essere elogiato e incentivato, anche le qualità potenziali che non sono ancora sviluppate, ma che pur esistono allo stato latente.
Inviare energia d’amore a tutte queste situazioni favorisce la loro manifestazione.
Possiamo, ad esempio, augurare forza e salute ad una persona malata, oppure apprezzare la solidità del conto bancario di una persona in difficoltà economiche.
La cosa più importante è apprezzare, lodare, augurare, partendo dal cuore, con sincerità e convinzione.
In questa tecnica lavorando per gli altri si lavora anche per se stessi, poiché quando si aggrega l’energia universale, si utilizza il proprio corpo come canale.
Pertanto riceviamo la stessa energia curativa che inviamo agli altri, ottenendo buoni effetti su di noi, anche in presenza di eventuali resistenze alla guarigione dovute a sensi di colpa inconsci.
E’ più facile chiedere per gli altri che per se stessi.
Poiché non ci sono limiti, una guarigione coinvolge sempre tutta la collettività.

Esercizio:
Chiudete gli occhi e fatevi dei complimenti senza interrompervi per alcuni minuti.
Potete lodare le vostre buone qualità, le belle caratteristiche o i comportamenti positivi che avete.
Se non avete sufficienti complimenti da farvi per tutta la durata dell’esercizio, ripetete più volte gli stessi.
Se dovesse capitarvi di sentir affiorare autocritiche o reazioni negative, ignoratele e continuate ad andare avanti.

Siate coscienti delle sensazioni e delle emozioni che prova il corpo durante questo esercizio.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

MANA - Fiducia
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

MANA - Fiducia
6° PRINCIPIO – MANA : "Tutto il potere viene da dentro"

Tutti siamo abituati a pensare che le vicende della vita e il nostro comportamento siano determinati dal caso e dall’influenza dell’ambiente sociale.
Per noi decide il governo con la legge finanziaria, oppure i geni ricevuti dai nostri genitori, che ci portano caratteristiche e malattie ereditarie.
Poi c’è il vigile, il giudice, il datore di lavoro, il medico, il sacerdote: tutte figure in grado di determinare il nostro comportamento.
Alcuni temono “l’ira” di Dio, un dio esterno all’individuo, che gestisce le cose dall’alto e quando hanno una colpa pensano che sia stato il diavolo a convincerli ad agire in quel modo.
Nella nostra cultura l’essere umano è considerato poco più che impotente verso il proprio destino.
La filosofia Huna insegna l’esatto contrario, ossia che tutto il Potere sta dentro di noi, e che l’esperienza della vita si fonda sull’energia aggregata dal nostro corpo, dalla nostra mente e dal nostro spirito.
Lo Spirito, secondo lo Sciamanesimo, non è esterno all’essere, ma è inserito nella materia; ogni cosa è dotata di spirito ed ha coscienza di sé, ogni cosa è viva e sensibile, quindi tutto e tutti, nell’Universo, hanno potere.
Lo Spirito è la sorgente interiore della vita, che conferisce ad ogni essere vivente il potere di esperire l’esistenza in correlazione agli altri.
Nulla accade mai per caso e senza la nostra partecipazione, perché ogni avvenimento viene creato dai nostri pensieri e dalle nostre aspettative: il mondo è ciò che pensiamo che sia.
Siamo noi ad influenzare consapevolmente o inconsciamente il nostro destino.
Questo è facile da accettare quando le cose vanno bene, ma quando ci ammaliamo o subiamo esperienze traumatiche, difficilmente siamo disposti a riconoscere la nostra responsabilità nella situazione.
Sapere di aver contribuito a manifestare un evento negativo, tramite quello che abbiamo fatto o non fatto, non è importante per stabilire le nostre colpe, togliendole agli altri.

TUTTI HANNO POTERE.

Affinché un evento si manifesti occorre la partecipazione attiva di tutti i personaggi coinvolti e le scelte effettuate da ciascuno sono sempre libere.
La consapevolezza del ruolo giocato è fondamentale per comprendere in che modo abbiamo contribuito a determinare l’evento, per poter cambiare i nostri pensieri, evitando il ripetersi della storia nel futuro.
Il potere che è in noi ha prodotto quel risultato, lo stesso potere può essere usato per cambiare le cose. Il vero potere non è controllo sugli altri, oppure forza fisica o manipolazione, ma tranquilla certezza interiore che l’Universo sia dalla nostra parte per manifestare le nostre richieste.
Il significato fondamentale della parola Mana è autorità; il potere si manifesta attraverso l’autorità.
Le preghiere vengono spesso concluse con le parole “così sia!” per avviarle verso la realizzazione.
L’autorità è quella sicurezza interiore che ci porta a credere che le nostre azioni avranno successo e che quello che affermiamo verrà compiuto.
È fiducia completa nel potere personale e certezza che una volta espressa la propria volontà, l’energia seguirà il suo corso fino a manifestare l’evento.
Un atteggiamento di fiduciosa autorevolezza è l’indispensabile condizione per concretizzare ogni nostra creazione cosciente.

6° POTERE – FIDUCIA
La fiducia è il più grande dei poteri dello Sciamano.
È il potere che ha creato l’Universo e ciò che ha permesso ai santi di fare i miracoli.
Quando mettiamo in dubbio le nostre qualità, in quello stesso istante le abbiamo perse.
Esiste molta gente che non ha fede, ma che spera in una soluzione dei propri problemi proveniente dall’esterno, come per magia.
Nessuno ha potere su di noi, a meno che non siamo noi a darglielo.
La fiducia è l’unico potere esistente, poiché ogni cosa avviene solo e soltanto quando crediamo che possa avvenire.
Pensate per un attimo alle cose che avete portato a termine e rendetevi conto che per fare quelle cose avete creduto nelle vostre possibilità, questo ha aggregato l’energia necessaria per andare fino in fondo.
Ogni volta che sappiamo senza alcun dubbio quello che vogliamo raggiungere, troviamo facilmente l’energia e il potere per realizzarlo.

Esercizio:
Chiudete gli occhi. Pensate a un’occasione in cui siete stati assolutamente certi di ualcosa. Potrebbe essere una risposta che avete dato, un risultato che avete ottenuto, ’indirizzo di casa vostra, il colore dei vostri occhi.
Quando pensate a queste cose, come vi sentite? Notate come le certezze sono ncontestabili, se qualcuno le nega lo giudicate fuori di testa.
Più siete sicuri di poter fare qualcosa, più è facile da fare.
Per realizzare un nuovo progetto ci vuole fiducia ed energia. Più energia avete, meno iducia occorre; viceversa, più fiducia avete, meno energia occorre.
Quando avete fiducia d energia al massimo grado potete fare miracoli!
Fate dei respiri profondi. Ripetete questa frase per connettervi all’energia universale:

IO SONO UNO CON L’UNIVERSO.

Ripetete la frase più volte, creando la sensazione dell’energia che affluisce dentro di voi.
Ora indirizzate mentalmente il surplus di energia verso la realizzazione di un vostro progetto.
Visualizzatevi mentre portate a termine il progetto, circondati di luce e sentite l'emozione positiva di essere giunti alla meta.
Continuate fino a quando non sentite nascere in voi la certezza della realizzazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

PONO - Flessibilità
È una concezione sacra dell’Universo, che vede lo Spirito riflesso in ogni più piccolo componente della Natura, dal sasso all’essere umano.
In questa ottica, ogni cosa è degna di rispetto, è viva e sensibile, ed è possibile entrarci in contatto per stabilire una pacifica cooperazione.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

PONO - Flessibilità
7° PRINCIPIO – PONO : "L’efficacia è la misura della Verità"

Questo significa che è VERO ciò che FUNZIONA.
Abbiamo detto che tutti i sistemi sono arbitrari e che è nostra facoltà scegliere quello che per noi dà i migliori risultati.
Gli Sciamani non sono mistici né teorici, ma piuttosto consiglieri e tecnici dell’energia.
La Verità assoluta non rientra nel loro campo di ricerca, perché priva di valore pratico.
Lo Sciamano è pragmatico e l’unico fine che si pone è quello della guarigione e del benessere per gli umani, gli animali, le piante, gli oggetti e le situazioni.
Per raggiungere i suoi fini usa mezzi pacifici, perché desidera diffondere la collaborazione e l’armonia fra tutti gli esseri viventi dell’Universo.
Quando si trova ad affrontare i problemi di una persona, parte dalle credenze di quella persona e si accorda ai suoi sistemi di riferimento, per adottare un metodo di guarigione che venga utilmente recepito, dando i migliori risultati.
Se le cose non vanno cambia tecnica.
In un Universo infinito ogni problema ha più di una soluzione.
Spesso ci attacchiamo a un unico modo di fare le cose e quando non vediamo i risultati ci scoraggiamo e smettiamo di lottare.
Questa è una visione parziale della situazione.
Bisogna tenere presente che: C’E’ SEMPRE UN ALTRO MODO PER FARE LE COSE.
Se una tecnica non funziona provatene un’altra.
Qual è il modo giusto di fare le cose? Per i Kahuna è semplicemente quello che funziona!
Spesso cambiare il modo in cui si affrontano le situazioni sblocca il modello energetico e di conseguenza cambia il risultato.
Quando vi trovate a fronteggiare un problema ricorrente, che sembra attenuarsi poi torna a manifestarsi, senza riuscire ad evolvere in un modello positivo, provate ad affrontarlo in modo diverso da quanto avete fatto fino a quel momento.
Per malattie croniche, incidenti ricorrenti, problemi irrisolvibili, cambiate il vostro pensiero sull’argomento e cercate una nuova soluzione.
La vita ci fornisce potenzialità infinite, sta solo a noi scegliere l’alternativa che vogliamo utilizzare.

7° POTERE – FLESSIBILITA’
La flessibilità è la chiave dell’efficacia, il potere che deriva dal 7° Principio.
Per acquistarla bisogna sviluppare un’apertura mentale verso qualsiasi proposta e rendersi conto che c’è sempre una soluzione alternativa davanti a qualsiasi sfida.
Non tutti i metodi sono validi per la collettività, ma ce n’è sempre uno valido anche per voi.
Provate con l’approccio che vi sembra più convincente e siate perseveranti, ma non bloccate la vostra visuale su un’unica soluzione.
Se non raggiungete dei risultati soddisfacenti, invece di desistere, usate il potere della flessibilità e adottate un’altra tecnica.

Esercizio:
Chiudete gli occhi e fate qualche respiro profondo.
Immaginate di aver perso il vostro telefono cellulare in un parco.
Vi incamminate verso l’albero sotto al quale eravate seduti, per recuperare il telefono, ma nelle vicinanze scorgete tre cani mastini che hanno preso possesso della zona e non vi lasciano passare. Come potete recuperare il telefono?
Se desiderate sviluppare la vostra flessibilità inventate almeno sei diverse strategie per risolvere il problema.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

Energia per guarire il corpo
Secondo gli Sciamani hawaiani viviamo in una condizione di salute quando il nostro corpo e la nostra mente sono in armonia,
mentre insorge la malattia quando tra corpo e mente, oppure tra individuo e ambiente, si crea un conflitto.
Sciamanesimo Hawaiano: cos'è?

PONO - Flessibilità
La malattia
Secondo gli Sciamani hawaiani viviamo in una condizione di salute quando il nostro corpo e la nostra mente sono in armonia, mentre insorge la malattia quando tra corpo e mente, oppure tra individuo e ambiente, si crea un conflitto.
In molte tradizioni spirituali l’idea della malattia è associata ad una punizione che dobbiamo sopportare per qualcosa di negativo che abbiamo commesso; tanto è vero che il malato viene chiamato “paziente”.
Questo risulta maggiormente evidente in caso di malattie croniche o congenite.
Si crede che per espiare i peccati bisogna soffrire, oppure che quello che succede oggi è la conseguenza del Karma negativo accumulato nel passato.
Ci sono delle situazioni in cui questo tipo di approccio è utile per comprendere l’instaurarsi e il perdurare di un determinato sintomo, che sembra sfuggire a qualsiasi trattamento.
Gli Sciamani hawaiani si rivolgono alla malattia considerandola sotto il profilo puramente mentale. Ogni tipo di malattia, dall’influenza all’insufficienza cardiaca, deriva da un conflitto interiore e dal conseguente stress che si crea nel corpo per la resistenza a tale conflitto.
Il punto in cui si manifesta il sintomo è il punto in cui si è localizzato lo stress.
In questa visione delle cose i virus e i batteri esistono, ma non sono la causa delle malattie, più che altro approfittano del calo energetico del corpo.

Lo stress
I muscoli del corpo si contraggono per prepararsi all’azione ogni volta che si prospetta ciò che riteniamo una situazione sgradevole, in base alle nostre esperienze.
Quando ci sentiamo infastiditi, in pericolo, messi in discussione, ci prepariamo a interagire mettendoci sulla difensiva. Così facendo creiamo uno schermo che blocca il nostro campo energetico.
L’energia affluisce nei muscoli, pronta a far fronte alle evenienze, il grado di tensione aumenta, come pure l’adrenalina e gli zuccheri nel sangue: ci si prepara ad un ipotetico combattimento.
Questa è la naturale reazione del corpo, finalizzata alla protezione dell’integrità personale, che dovrebbe spingere l’individuo ad agire in modo appropriato alle circostanze; smaltita la tensione nell’azione si perviene alla distensione e al rilassamento.
Quando il ciclo naturale: “tensione-azione-distensione-rilassamento” non viene completato, ma ci si ferma allo stato di “tensione”, la contrazione muscolare diviene continua e con l’andar del tempo si trasforma in un blocco energetico permanente, quello che viene definito “Stress”.
Quando siamo sotto stress l’energia non è più disponibile per l’intero organismo, ma rimane intrappolata nei muscoli tesi, provocando dolore e debolezza.
Di fronte ad un elevato stato di tensione le funzioni del corpo cominciano progressivamente ad alterarsi a seconda della soglia di tolleranza, che è variabile da persona a persona.
Lo stress è originato dalla resistenza interiore alle situazioni esterne.
Un moderato grado di resistenza è funzionale all’esperienza della vita, poiché il corpo agisce in base agli schemi contenuti nella memoria ed alcuni di essi sono indispensabili ad assicurare la sua
conservazione (ad esempio rifiutarsi di gettarsi nel vuoto).
Invece una resistenza che impedisce qualsiasi adattamento nei confronti dell’ambiente conduce a gravi limitazioni comportamentali (ad esempio rifiutare ogni comunicazione come nell’autismo).
Le resistenze più comuni sono dovute alla paura e alla rabbia.
La paura è un’emozione che ci avverte di uno stato di pericolo, ma prese le dovute cautele, dovrebbe naturalmente sciogliersi.
Il perdurare della paura, attraverso ricordi negativi o aspettative di sofferenza costantemente richiamati alla coscienza, porta alla manifestazione di: ansia, nausea, giramenti di testa, paralisi, debolezza.
Anche provare rabbia per lunghi periodi è estremamente dannoso, ed è probabilmente la causa scatenante di malattie come infezioni, infiammazioni, gonfiori, ferite, tumori.
Si prova rabbia quando ci si attacca caparbiamente ad aspettative e regole che a nostro giudizio tutti dovrebbero rispettare, noi compresi.
Questo è fonte di grande delusione, perché non abbiamo alcun potere sulle azioni degli altri e spesso, anche al nostro interno, la mente cosciente si trova in discordia con il corpo.
Perdonare, ovvero decidere che qualsiasi cosa sia accaduta in passato oggi non ha più alcun valore, è di grande giovamento per il rilascio della tensione.
Un’altra fonte di stress è subire critiche negative: sentirsi sbagliati logora la nostra autostima e la salute del corpo.
Ogni volta che nella vita abbiamo imparato qualcosa di nuovo, è accaduto quando abbiamo creduto nelle nostre capacità e ci siamo sentiti nel giusto; infatti si tende a ripetere solo quello che funziona.
Sono causati dall’eccesso di critica (o autocritica): l’asma, le allergie, il raffreddore, il mal di testa, le malattie immunitarie.
Gli Sciamani hawaiani hanno elaborato una mappa del corpo, suddividendolo in settori, nei quali si manifesta di preferenza lo stress legato a determinate situazioni conflittuali.

  1. SETTORE DELLA COMUNICAZIONE: formato da: testa, collo, spalle, braccia e mani - I disturbi che insorgono in questa zona sono prodotti da conflitti di competenza e problemi di comunicazione.
  2. SETTORE DELL’IDENTIFICAZIONE: formato da: torace e parte alta della schiena - I disturbi che colpiscono questo settore sono collegati a problemi affettivi, di responsabilità e di autostima.
  3. SETTORE DELLA SICUREZZA: formato da: stomaco, fegato, reni, addome e organi genitali - I disturbi che insorgono in questa zona sono collegati a problemi con l’autorità e conflitti sulla sicurezza.
  4. SETTORE DEL PROGRESSO: formato da: anche, gambe, ginocchia e piedi - I disturbi che colpiscono questo settore sono prodotti da conflitti nello sviluppo, nel sostegno e nell’autonomia.

Lo Sciamano hawaiano è essenzialmente un pacificatore e nel caso del conflitto che induce stress non combatte il conflitto, crea distensione e armonia nel corpo, ripristinando il libero fluire dell’energia all’interno delle zone malate.

Energia
L’energia è la fonte di tutto quello che esiste, ciò che tiene insieme atomi e molecole facendoli vibrare, producendo così luce e calore.
E’ l’unica vera essenza dell’universo, che si cela sotto l’apparenza delle forme materiali.
Qualsiasi componente del cosmo può essere suddiviso in parti sempre più piccole che conservano ancora l’identità originaria; ma andando oltre, nell’infinitamente piccolo, si raggiunge un livello di radiazione sottile che è pura energia indifferenziata, cioè la sostanza base dalla quale hanno origine le varie forme di aggregazione.
Questo viene insegnato da secoli dai saggi di tutte le tradizioni e oggi è stato dimostrato anche dai fisici della meccanica quantistica.
Le diversità osservabili in tutte le cose che vediamo, e delle quali facciamo esperienza, nascono dalla quantità di particelle aggregate e dalla particolare frequenza della loro vibrazione energetica.
Le vibrazioni a bassa frequenza creano corpi solidi e lenti, come gli oggetti, le persone, gli animali, che siamo abituati a vedere.
Più la frequenza si fa alta, più l’aggregazione risulta veloce e rarefatta e sfugge alla capacità dei nostri sensi.
Aumentando la velocità delle particelle tramite il calore, possiamo trasformare il ghiaccio (che è un solido) in acqua (che è un liquido) e poi ottenere il vapore (che è un gas).
In questa trasformazione da solido a gas, lo stesso tipo di sostanza passa da uno stato visibile ad uno invisibile.
I raggi X e gamma, ad esempio, attraversano indisturbati i nostri corpi e le nostre case senza che nessuno possa vederli.
L’energia viene detta sottile proprio perché non viene osservata direttamente, ma ogni volta che entriamo in contatto con essa sperimentiamo la sua presenza sotto forma di calore, leggera vibrazione, pizzicore, ecc.
I sensitivi che sviluppano una capacità visiva fuori della norma, riescono a percepire il campo di energia che circonda ogni cosa o persona sotto forma di luce colorata; questo campo viene chiamato aura.

Rilasciare le tensioni
Quando precedentemente abbiamo detto che la salute deriva da una condizione di armonia, ci riferivamo al libero fluire dell’energia vitale all’interno del corpo.
La morte sopraggiunge quando l’energia si ritira completamente dal corpo e in particolare dalla zona della colonna vertebrale.
Dunque per essere vivi e sentirsi bene è indispensabile avere in circolazione una equilibrata dose di energia, la cui assunzione è naturalmente predeterminata attraverso la respirazione, il cibo, e “l’antenna” del midollo allungato.
In caso di stress localizzato in determinati tessuti e organi del corpo, si generano blocchi energetici che isolano la zona causando ristagno.
L’energia assorbita naturalmente dal corpo non è più in grado di raggiungere le zone malate, va quindi portata sul posto agendo localmente attraverso tecniche idonee.
Il primo impatto con l’energia determina il rilascio delle tensioni e successivamente la riattivazione della zona malata, che con il ripristino dell’energia recupera il proprio potere di autoguarigione.
Il successo della terapia energetica è legato alla quantità di energia che siamo in grado di fornire e alla profondità del blocco energetico che, se si protrae da svariato tempo, può essere di lunga e difficile risoluzione.
In linea di massima se volete prevenire la formazione dello stress curate il rilassamento uscolare, perché questo abbassa la vostra soglia di tolleranza in caso di conflitto.
Quando siete perfettamente rilassati vi è impossibile provare rabbia o paura; al contrario, quando siete già tesi, una piccola dose di contrattempi è in grado di mandarvi in tilt.
Fate attenzione al vostro approvvigionamento di energia; se non avete la possibilità di passare molto tempo all’aria aperta, in campagna o in montagna, curate l’alimentazione assumendo parecchia frutta e verdura cruda, perché contengono alti quantitativi di energia.

Fornire energia al corpo significa metterlo in condizione di effettuare l’autoriparazione delle zone disarmoniche, riportandole allo schema energetico perfettamente efficiente predeterminato alla nascita.
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