programmazione neuro linguistica - Mental coaching in sport, business and health care by Fausto Donadelli

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Programmazione neuro linguistica.

PNL
La PNL è un atteggiamento...
caratterizzato da senso di curiosità, avventura e desiderio
di imparare abilità necessarie a comprendere quali tipi di comunicazione influenzano gli altri.
La PNL

Programmazione Neuro Linguistica
La PNL è un atteggiamento... caratterizzato da senso di curiosità, avventura e desiderio di imparare abilità necessarie a comprendere quali tipi di comunicazione influenzano gli altri.

E' il desiderio di conoscere le cose che vale la pena conoscere.

E' guardare alla vita come una rara opportunità per apprendere.

La PNL è una metodologia basata sul principio che ogni comportamento ha una struttura e questa struttura può essere modellata, imparata, insegnata e anche cambiata. Il criterio guida di questo metodo è sapere che cosa sarà utile ed efficace.

La PNL è una tecnologia... che permette ad una persona di organizzare le informazioni e le percezioni in modo da raggiungere risultati ritenuti impossibili in passato.

La Programmazione Neuro-Linguistica si occupa quindi dello studio della struttura dell'esperienza soggettiva e di quello che può essere calcolato da esso.

La sua convinzione di base e la sua promessa è che le strategie efficaci di pensiero possono essere identificate, assunte e utilizzate da chiunque lo desideri.

La PNL è nata dal frutto di anni di ricerche, compiute da Richard Bandler e John Grinder, orientate a scoprire quali fossero gli elementi comportamentali e linguistici che permettevano a psicoterapeuti di orientamento teorico diverso, come Fritz Perls, Milton Erickson e Virginia Satir, di avere una costanza di risultati positivi talmente rilevante.

I risultati sono stati l'individuazione di una serie di strategie comportamentali e di modelli linguistici specifici e riproducibili.

LA PNL OGGI
Dalla sua nascita la PNL si è evoluta ricercando nuove persone da "modellare".
Abbandonato l'iniziale bacino di terapeuti, il campo di studio si è allargato al più vasto terreno del odellamento di persone "eccellenti", dove per eccellenza si intende qualsiasi persona in grado di raggiungere risultati straordinari nel proprio settore.

Ancora oggi sono in atto numerosi progetti di ricerca e sviluppo, a tale riguardo, in tutto il mondo.

Una precisazione per chi crede che la PNL sia solo per i terapeuti:

La PNL è stata creata per permetterci di individuare modi nuovi di comprendere come la comunicazione, verbale e non verbale, influisce sul cervello umano.

Di conseguenza essa rappresenta l'opportunità non solo di comunicare meglio con gli altri ma anche di imparare ad avere maggior controllo su alcuni processi della nostra neurologia che, erroneamente, vengono considerati "automatici".

Credo che una recente frase di colui che ha dato inizio e che ancora oggi sta sviluppando la PNL possa aiutare a spiegare meglio il concetto:

"Una delle cose che le persone devono realmente comprendere sul lavoro della mia vita è che esso non riguarda la terapia o il business, riguarda la libertà" (Richard Bandler)

Tre sono le caratteristiche principali della PNL:

  • L’accento posto sulle capacità creative e organizzatrici della mente inconscia, ben distinta dall’inconscio psicoanalitico che viene pressoché completamente trascurato, sia come struttura che ha creato il problema psichico, che come struttura in grado di risolverlo.
  • La descrizione minuziosa dei processi sensoriali tramite i quali l’individuo organizza al suo interno i dati della realtà esterna e li integra con quelli già esistenti, e delle strategie di decodificazione che influenzano i comportamenti emessi in risposta agli stimoli.
  • L’organizzazione di un sistema di strategie psicoterapiche precise e puntuali basate sulla capacità tecnica del terapeuta di entrare in rapporto privilegiato con l’emisfero non dominante del paziente, piuttosto che con i suoi processi cognitivi, comportamentali o inconsci.

Una volta stabilito questo tipo di contatto con il paziente, il compito principale del Programmatore Neuro Linguistico è di portare il paziente stesso ad una ristrutturazione funzionale delle sue strategie interne, così da poter raggiungere la “guarigione”.

La PNL è un modello non una teoria.

Il modello è semplicemente la descrizione di come qualcosa opera, senza doversi impegnare a precisare perchè.

Una teoria è gravata dall’onere di trovare una giustificazione che spieghi perché i vari modelli sembrino collimare con la realtà.

Con l’espressione programmazione neurolinguistica s’intende indicare il procedimento fondamentale di tutti gli esseri umani per codificare, trasferire, guidare e modificarne il comportamento.
Il comportamento è programmato con la combinazione e la disposizione in sequenza delle rappresentazioni del sistema neurale (visioni, suoni, sensazioni, odori e sapori) indipendentemente dal tipo del comportamento stesso: prendere una decisione, dare un calcio al pallone, sorridere ad una persona dell’altro sesso, visualizzare l’ortografia di una parola o insegnare fisica. Un dato stimolo in entrata viene elaborato con una sequenza di rappresentazioni e ne deriva uno specifico risultato comportamentale.

  • “Neuro” (derivato dal greco neuron, nervo) sta ad indicare il principio fondamentale secondo cui ogni comportamento risulta da processi neurologici.
  • “Linguistico” (dal latino lingua) indica che i processi neurali vengono rappresentati, ordinati e disposti in sequenza secondo modelli e strategie, attraverso il linguaggio e sistemi di comunicazione.
  • “Programmazione” si riferisce al processo d’organizzazione delle componenti di un sistema (in questo caso le rappresentazioni sensoriali) per il conseguimento di risultati specifici.

LA COMUNICAZIONE AVANZATA CON LA PROGRAMMAZIONE NEUROLINGISTICA (PNL/NLP)
Presupposti:

  • La mappa non è il territorio. La mappa di un individuo struttura e influenza la sua esperienza nel mondo. Per capire ciò, basti pensare alla divergenza delle testimonianze fornite da diversi osservatori nella descrizione di uno stesso fatto.
  • Il significato della comunicazione è il responso che se ne ottiene. La comunicazione può essere considerata come un sistema di feed-back all’interno di un sistema cibernetico. La risposta ricevuta è il feed-back che influenzerà la comunicazione successiva. In materia di comunicazione efficace il risultato è più importante dell’intenzione. È dunque la reazione che il vostro messaggio provoca nell’altro a informarvi in modo più sicuro dell’efficacia della vostra comunicazione.
  • Ogni comportamento ha contenuto o contiene un’intenzione positiva per la persona, poiché fornisce la miglior scelta possibile nel contesto in cui il comportamento si è manifestato o si manifesta.
  • La dote maggiore di un individuo o di un’organizzazione per il cambiamento è la “flessibilità”, cioè la capacità di modificare il proprio comportamento per ottenere il risultato voluto. Significa che , in una data situazione, chi ha il maggior numero di risposte comportamentali possibili prende il controllo della situazione.
  • Non si può non comunicare, ogni comportamento è comunicazione. Una persona quando vi vede, anche se non l’avete notato, può interpretare il vostro comportamento, dargli un senso e travisare il messaggio autentico che volete trasmettergli. Ogni comportamento è una trasformazione di processi neurologici interni, e quindi ci dà informazioni su questi processi, per cui comunichiamo molte più cose di quanto ne siamo coscienti. I microcomportamenti (la modificazione del respiro,il cambio di colorito del viso, i movimenti oculari, i piccoli movimenti della faccia o di altre parti del corpo, ecc.), danno importanti informazioni sulla persona.
  • Le rappresentazioni sensoriali (mappa) che ogni individuo si forma a contatto diretto con il mondo e con la realtà che lo circonda non sono destinate ad essere un riflesso speculare della realtà (scopo impossibile da ottenere), ma piuttosto uno strumento per meglio orientarci nella realtà.
  • Siamo responsabili al 100% dei risultati che otteniamo o che non otteniamo.
  • Comportamento e mappa sono direttamente collegati. Non ci sono comportamenti buoni o cattivi, il comportamento umano assume un significato se collocato nel contesto della mappa da cui deriva.
  • Tutti siamo dotati della stessa neurologia, per cui se qualcuno riesce a fare qualcosa in questo modo, anche tu puoi farlo, a patto di utilizzare la medesima strategia (processi di pensiero che portano a un comportamento).
  • Tutti gli esseri umani al fine di comunicare utilizzano: il linguaggio verbale e non verbale. Tra i sistemi di comunicazione che utilizziamo, il linguaggio non verbale è il più importante.
  • L’eccellenza è limitata soltanto dalla nostra percezione di ciò che è possibile. La PNL estende questi limiti.
  • Comunicare bene vuol dire assicurarsi che il significato percepito è proprio quello che si voleva trasmettere.
  • Le risorse sono nella persona. In altri termini, in qualche parte della sua storia un individuo possiede le risorse di cui ha bisogno oggi.

"Un atteggiamento, una metodologia e una tecnologia che insegna alle persone come migliorare la qualità della loro vita. E' uno strumento educativo che insegna loro come comunicare più efficacemente con se stesse e con gli altri, progettato per aiutarle a conquistare la propria libertà individuale nel modo in cui pensano, si sentono e si comportano."

La programmazione neuro linguistica (PNL) nasce come integrazione di alcune discipline, tra cui spiccano la psicologia, la linguistica, la cibernetica e la teoria dei sistemi. Il nome fu scelto dai creatori della disciplina per sintetizzare queste componenti:

Neuro: ogni comportamento umano è fatto di processi neurologici. Il sistema nervoso riceve stimoli dagli organi di senso (vista, tatto, udito, olfatto e gusto), e li rielabora come percezioni e rappresentazioni.

Linguistica: i processi mentali umani sono codificati, organizzati e trasformati attraverso il linguaggio. Le parole sono ponti che collegano le rappresentazioni interne del mondo con quel che accade nell'esperienza. Il linguaggio è l'espressione individuale della nostra percezione soggettiva.

Programmazione: le modalità umane di comportamento sono diverse e si fondano sulla percezione e sull'esperienza individuali. C'è una gamma predefinita di comportamenti (programmi o schemi), che funzionano in modo inconsapevole ed automatico.

UN PO' DI STORIA:
La programmazione neuro linguistica nasce negli anni settanta. Richard Bandler e John Grider analizzano il funzionamento dell'esperienza soggettiva e ne individuano i meccanismi di base. A partire dall'osservazione di psicoterapeuti (Virginia Satir, Fritz Perls produrre cambiamenti e guarigioni in modo efficace, Bandler e Grinder elaborano modelli di comportamento e di competenze che possono essere usati nei contesti più diversi dell'attività umana. La programmazione neuro linguistica è usata negli studi sulla comunicazione umana, come l'educazione, l'apprendimento, la negoziazione, la vendita, la leadership, il team-building, etc.

Trova applicazione anche nei processi decisionali e creativi, nel campo medico e in quello sportivo.

La PNL, attiva in Italia dall'inizio degli anni Ottanta, ha sviluppato modelli ed interventi usati in psicoterapia nelle aziende, nelle scuole e nei centri di formazione.

COME FUNZIONA
La programmazione neuro linguistica ha un approccio di tipo pragmatico. Gli strumenti proposti dal modello hanno utilità finché funzionano. Quando non funzionano, si cercano soluzioni diverse e più efficaci rispetto a quel che si è già sperimentato. La PNL, in essenza, lavora su quel che c'è, per aprire nuove possibilità di comportamento più utili per il benessere delle persone. La PNL è un modello di lettura dell'esperienza. Ha poco a che fare con teorie totalizzanti, che pretendono di incasellare i comportamenti in schemi fissi di interpretazione e previsione.

Chi pratica la PNL ha l'obiettivo di comprendere come le persone riescono a fare quel che fanno, con un'attenzione particolare per le abilità che ci interessa analizzare ed imparare.

La ricerca della PNL si focalizza sulla "differenza che fa la differenza", ovvero sulle risorse che permettono di raggiungere ottimi risultati.

Le risorse possono essere interne o esterne.

Le risorse interne sono comportamenti, abilità o convinzioni che la persona già possiede e ha utilizzato con successo in altri contesti o momenti della propria vita. Quando c'è un problema, la risorsa che ha dato buoni risultati in passato, può essere recuperata e trasferita allo stato presente.

Le risorse esterne si ottengono con il modellamento di altre persone che hanno già raggiunto l'obiettivo che ci sta a cuore (ad. esempio, imparare un nuovo sport, parlare in pubblico ecc.).
PNL/NLP

Comunicazione
Nei rapporti dai fiducia alle parole e alla comunicazione, cerca di essere comprensivo.
PNL/NLP

Comunicazione
"La comunicazione è il risultato che si vuole ottenere".

Non esistono cattivi ascoltatori, ma solo cattivi comunicatori. Ricordati che le persone non sono il proprio comportamento: devi sempre andare oltre, essere flessibile e dinamico, capire il punto di vista degli altri, interpretarne i comportamenti ed intuirne le esigenze.

La PNL aiuta in questo compito attraverso lo studio dei sistemi rappresentazionali:

alcuni ragionano in termini visivi, hanno una forte immaginazione, traggono da ogni avvenimento la parte visiva memorizzandola e trascurando gli altri elementi. Inoltre hanno un tono di voce molto alto, un volume alto, fanno poche pause e hanno una respirazione veloce. La loro gestualità è descrittiva, le mani si muovono verso l'esterno, hanno una postura eretta e lo sguardo alto.

Altri ragionano invece in termini uditivi, parlando ed elaborando soprattutto le parole. Hanno un tono di voce molto armonico oppure monotono, piatto. La loro gestualità è a direttore d'orchestra, ovvero muovono le mani a tempo con le parole, e le tengono vicino alle orecchie. Spesso spostano la testa verso la fonte del suono, tenendo la testa reclinata.

Infine i cinestesici danno maggiore importanza alle sensazioni che provano o che hanno provato. Hanno un tono e un volume di voce molto bassi e fanno delle pause piuttosto lunghe, assaporando ogni singola sensazione. La loro gestualità è dall'esterno verso il proprio corpo, arrivando anche all'auto contatto. Le loro spalle sono rilassate, lo sguardo è relativamente basso. Il respiro è profondo, basso, addominale e per questo hanno un colorito roseo.

Attraverso lo studio di questi indizi è più facile entrare in sintonia con un altra persona, semplicemente utilizzando il suo modo di ragionare.

Così ad una persona prevalentemente visiva puoi dire "immagino che tu possa vedere il mio punto di vista..", ad una uditiva puoi dire "ascolta quello che ti sto dicendo..", infine ad una cinestetica puoi dire "senti quello che sto provando.." e così via.
PNL/NLP

Il Modellamento
Attraverso i secoli, gli uomini hanno elaborato molti sistemi o modelli per capire l’universo in cui viviamo e operare con esso.
Ogni modello ha lo scopo di individuare schemi costanti d’interazione tra il comportamento umano e l’ambiente.

PNL/NLP

Il modellamento
la mappa non è il territorio

Come organismi partecipi dell’universo, noi costruttori di modelli, che escogitiamo, tramandiamo ed estendiamo i nostri schemi culturali, non operiamo direttamente sul mondo. Operiamo invece attraverso interpretazioni codificate dell’ambiente quale lo riceviamo e sperimentiamo nei nostri sistemi rappresentazionali sensoriali: attraverso la vista, il suono, l’odore, il sapore e la sensazione.

Le informazioni sull’universo esterno, come pure sui nostri stati interni, sono ricevute, organizzate, unificate e trasmesse per mezzo di un sistema interno di vie neurali che culminano nel cervello: il nostro biocalcolatore centrale d’elaborazione. Tali informazioni sono quindi trasformate mediante le strategie d’elaborazioni interne che ogni individuo ha appreso. Il risultato è ciò che chiamiamo “comportamento”.

Nella PNL si definiscono comportamento tutte le rappresentazioni sensoriali sperimentate ed espresse interiormente e/o esteriormente di cui vi sia evidenza da parte di un soggetto e/o di un osservatore umano di quel soggetto. Ossia, l’atto di sciare lungo un bel pendio montano coperto di neve e l’atto di immaginarsi di farlo vanno considerati entrambi comportamenti nel contesto della PNL.

Sia il macrocomportamento che il microcomportamento sono programmati attraverso il sistema neurologico.
Il macrocomportamento è palese e facilmente osservabile, come guidare l’automobile, parlare, lottare, mangiare, ammalarsi o andare in bicicletta.
Il microcomportamento implica fenomeni più sottili, anche se egualmente importanti, come il battito cardiaco, il tono di voce, le alterazioni del colorito, la dilatazione delle pupille ed eventi come vedere mentalmente o avere un dialogo interno.

UN NUOVO MODELLO
La PNL differisce da altri modelli di comportamento per il fatto di costituire esplicitamente un modello del nostro comportamento di costruttori di modelli. È ciò che chiamiamo un metamodello, un modello dello stesso processo di modellamento.

LA STRUTTURA DEI MODELLI
La costruzione d’ogni modello richiede l’individuazione e la rappresentazione:

  • Di un insieme d’elementi strutturali
  • Di una sintassi

Gli elementi strutturali sono i “mattoni” per la costruzione del modello. La sintassi è l’insieme delle regole o direttive che descrivono il modo di unirli.
Nel contesto del modello della PNL ogni comportamento, dall’apprendimento, alla rammemorazione e alla motivazione a scegliere, alla comunicazione e al cambiamento, è il risultato di sequenze sistematicamente ordinate di rappresentazioni sensoriali. Usando il modello della PNL possiamo comprendere, prevedere e cambiare molti problemi e fenomeni che in passato hanno reso perplessi gli scienziati del comportamento.
Poiché certi aspetti degli elementi strutturali e della sintassi sono sperimentati, o definiti, come rientranti nel o esulanti dal controllo umano, ogni modello contiene nel proprio ambito un altro modello comportamentale, il quale individua le possibilità e i limiti del comportamento umano rispetto gli obiettivi o risultati desiderati.
limiti possibilità obiettivi

Le variabili ambientali comprendo tutte le dimensioni d’esperienza che esulano dal loro controllo e le variabili di decisione comprendono tutte le dimensioni d’esperienza che rientrano nel loro controllo.

La PNL è un modello concepito per accrescere i risultati del comportamento: vale a dire un modello per la trasformazione del maggior numero di variabili ambientali in variabili di decisione.

Il processo di modificazione del comportamento per il conseguimento di nuovi risultati, sia esso applicato ad un individuo, ad un gruppo o un organizzazione, può essere definito, nella sua forma più generale, come un procedimento in tre punti:

  • Rappresentazione dello stato attuale
  • Rappresentazione del risultato o stato al quale si mira
  • Rappresentazione dei mezzi o risorse (stato attuale, risorse, stato desiderato)

ESAMINEREMO SPECIFICATAMENTE LE CARATTERISTICHE DI CIASCUNO DI QUESTI TRE PASSI:

  • La natura del comportamento male adattivo: ciò che costituisce una risposta problematica;
  • La natura del comportamento di crescita, di scelta e generativo;
  • Il modo di individuare, in termini sensoriali specifici, un risultato o un insieme o una classe di risultati, specifici;
  • Il modo di individuare e rappresentare, nelle modalità sensoriali appropriate, gli elementi (risorse, esterne e comportamentali) connessi al conseguimento di tale risultato;
  • La rappresentazione delle forme e delle regole d’interazione tra questi elementi che individuano, originano e prevedono i risultati desiderati;
  • Il modo di individuare e rappresentare lo stato attuale di progressione o sviluppo in modo da poterlo utilizzare per dare all’individuo, alla famiglia o all’organizzazione un feedback sul punto in cui sono rispetto ai loro risultati;

L'ELEGANZA DEL MODELLAMENTO
Il termine “eleganza” si riferisce al numero delle regole e delle distinzioni che un determinato modello richiede per assicurare tutti i risultati per i quali è stato concepito. Il modello più elegante sarebbe quello che impiega il minor numero di distinzioni pur riuscendo a garantire una gamma di risultati eguale o superiore a quella conseguita con modelli di maggiore complessità.

Il passaggio ad una maggiore eleganza di modellamento avviene in due modi:

  • Gli elementi a cui si attribuiva un importanza fortuita diventano più fondamentali per le particolari interazioni che riguardano il raggiungimento dei risultati. Per esempio nella PNL cominciamo a mostrare come le cinque categorie dell’esperienza sensoriale (vista, udito, tatto, olfatto e gusto) siano la base delle strategie con le quali originiamo e guidiamo il comportamento, più di quanto non lo siano concetti complessi e astratti come l’”Io”, la “mente”, la “natura umana”, i “meccanismi”, la “morale”, la “ragione” ecc. usati da altri modelli di comportamento.
  • Il modello si orienta assai più nel senso della forma che del contenuto. (Come forma s’intendono i principi o regole d’interazione tra gli elementi strutturali che generano i possibili stati o interazioni del sistema)
PNL/NLP

Il rapport
Ovvero ricalcare gli atteggiamenti fisici e verbali della persona con cui stai parlando, per poter accedere al suo modo di pensare e al suo stato d'animo.

PNL/NLP

Il rapport
Sicuramente ti è capitato di conoscere una persona e sentirti con lei particolarmente a tuo agio. Con buone probabilità avevate lo stesso sistema rappresentazionale (visivo, uditivo o cinestetico), e vi rispecchiavate senza saperlo.

Ma cosa è il rispecchiamento? Si tratta di ricalcare gli atteggiamenti fisici e verbali della persona con cui stai parlando, per poter accedere al suo modo di pensare e al suo stato d'animo.

IL RISPECCHIAMENTO PUÒ AVVENIRE SU DIVERSI LIVELLI:
  • verbale: ricalcandone le parole, i predicati sensoriali, le espressioni e i modi di dire.
  • paraverbale: ricalcandone il tono di voce, il volume, le pause, etc.
  • non verbale: ricalcandone la posizione, i movimenti, i gesti, il respiro, etc.

Quando riesci a rispecchiare una persona con naturalezza e senza forzature, l'interlocutore si sentirà maggiormente compreso, più vicino a te, più a suo agio: a quel punto avrai raggiunto il cosiddetto "Rapport".

Arrivato al Rapport, potrai prendere il controllo della situazione, guidare la persona a tuo piacimento, portarlo in stati d'animo migliori e più produttivi, facendolo uscire da situazioni magari difficili da affrontare. Prova a modificare la tua posizione e con ogni probabilità sarà lui a rispecchiarti senza rendersene conto.
PNL/NLP

I sistemi rappresentazionali
Gli elementi fondamentali dai quali si formano gli schemi del comportamento umano
sono i sistemi percettivi con cui i membri della specie operano sul loro ambiente: vista, udito, cenestesi, olfatto/gusto.

PNL/NLP

I sistemi rappresentazionali
Sistemi Rappresentazionali: le fondamenta del comportamento

Gli elementi fondamentali dai quali si formano gli schemi del comportamento umano sono i sistemi percettivi con cui i membri della specie operano sul loro ambiente: vista, udito, cenestesi, olfatto/gusto. Il modello della PNL muove dal presupposto che tutte le distinzioni che noi esseri umani siamo in grado di effettuare in merito al nostro ambiente (interno/esterno) e al nostro comportamento possano essere rappresentate vantaggiosamente nei termini di tali sistemi. Queste categorie percettive costituiscono i parametri strutturali della conoscenza umana.

Ogni nostra esperienza in atto può essere utilmente codificata come composta di qualche combinazione di queste categorie sensoriali.

In forma abbreviata l’espressione della nostra esperienza sensoriale in atto viene stabilita come una quadrupla ordinata (4-pla). In forma visiva, la 4-pla si presenta così:

AUDITIVO, VISIVO, CENESTESICO, OLFATTIVO

Gli esponenti e/i stanno a significare se le rappresentazioni provengono da fonti esterne, interne o da entrambe.

Ogni sistema rappresentazionale forma una rete tripartita:

1. Input
2. Rappresentazione/elaborazione
3. Output

L’input riguarda la raccolta delle informazioni e la ricezione di feedback da parte dell’ambiente (interno/esterno).

Lo stadio di rappresentazione/elaborazione comprende la costruzione della mappa dell’ambiente e l’instaurazione delle strategie comportamentali, come l’apprendimento, la presa di decisioni, l’accumulo delle informazioni ecc.

L’output è la trasformazione casuale del processo di rilevamento rappresentazionale.

In PNL si intende “comportamento” l’attività che rientra in qualsiasi complesso di sistema rappresentazionale in qualunque di questi stadi. Gli atti di vedere, ascoltare o avere sensazioni sono comportamento. Lo è anche il “pensare” che, se scomposto nelle sue parti costituenti, comprenderebbe specifici processi sensoriali come vedere mentalmente, ascoltare un dialogo interno, avere sensazioni su qualcosa e così via.

Ogni output, naturalmente, è comportamento, da quelli microcomportamentali, come i movimenti laterali degl’occhi, il cambio di tono della voce e del ritmo del respiro, ai macrocomportamentali, come un litigio, una malattia o un calcio al pallone.
Il “vocabolario” comportamentale degli esseri umani è costituito da tutti i contenuti esperienziali originati, sia internamente, sia da fonti esterne, nel corso della vita attraverso i canali sensoriali. Le mappe o modelli che utilizziamo per la guida del nostro comportamento sono elaborati dal riordinamento di questa esperienza in sequenze di schemi o “frasi comportamentali”. Nella PNL chiamiamo strategie gli schemi formali di queste sequenze.

LA SINESTESI
Le connessioni incrociate fra complessi di sistemi rappresentazionali, per cui l’attività di un sistema dà l’avvio all’attività di un altro sistema, sono chiamate sinestesi nella PNL.
Gli schemi sinestesici costituiscono gran parte del processo con cui gli uomini creano il significato.
Le correlazioni tra le attività rappresentazionali sono alla radice di processi complessi come la conoscenza.

LE STRATEGIE
Ogni nostro comportamento manifesto è controllato da strategie operanti internamente. Ciascuno di noi ha un proprio insieme di strategie per motivarsi ad alzarsi dal letto la mattina, per delegare ai dipendenti le responsabilità di lavoro, per imparare ed insegnare, per condurre negoziati di affari e così via.

Il segreto del successo sta nell’impiego delle strategie più efficaci.

In genere non è difficile apprendere o modificare la maggior parte delle strategie per conseguire gli obiettivi che scegliamo.

IN PROFONDITÀ:
Un input sensoriale è processato internamente, rappresentato e tradotto in risposta in una rappresentazione sensoriale. Questo vuol dire che noi siamo in contatto col resto del mondo per mezzo dei nostri sensi connessi con la nostra sensorialità interiore. Noi vediamo, ascoltiamo, fiutiamo, gustiamo, tocchiamo il mondo e dentro di noi avviene un assemblaggio di dati che provocano sensazioni. Le modalità sensoriali con le quali le persone codificano, organizzano e danno significato alle esperienze si chiamano sistemi rappresantazionali.

La PNL distingue tre tipologie in base al canale preferenziale usato per elaborare le informazioni interne. Ovvero vi sono persone che prediligono elaborare le informazioni attraverso immagini, i suoni o le emozioni. Ad esempio, dopo aver visto un film, in un gruppo di persone ci saranno alcuni, che avranno prediletto la colonna sonora o gli effetti acustici, altri la scenografia e gli effetti speciali, altri la “vibrazione” e l’atmosfera che si è creata nel film. Infatti le tre tipologie di sistemi rappresantazionali sono:

  • Visivo = immagini
  • Auditivo = suoni – parole – rumori
  • Cenestetico  = sensazioni – il gusto – l’olfatto – tatto

Le percentuali di appartenenza riscontrate sono:

  • 40 % Visivi ( simbolo V, dall’inglese Visual )
  • 40 % Cenestetici ( simbolo K, dall’inglese Kenestetic )
  • 20 % Uditivi ( simbolo A, dall’inglese Auditory )

Questo non significa che se una persona è Visiva non può elaborare anche negli altri due canali, ma frequentemente, elaborerà le informazioni tramite le immagini. Ogni persona, all’interno della categoria di appartenenza, ha una sua percentuale personale, poiché ognuno ha un Sistema Rappresentazionale che prevale sugli altri, a causa dell’influenzamento avuto dal patrimonio genetico, dall’educazione e dalla propria esperienza di vita. Questo Sistema che prevale sugli altri è riscontrabile osservando ed ascoltando in modo mirato chi parla o comunica senza parole. L’informatore è sempre una miniera da cogliere.

Le percezioni entro ogni Sistema Rappresentazionale sono composte da piccole unità riunite in classi, chiamate sub-modalità. Le esperienze sono rappresentate, codificate e immagazzinate a livello di sub-modalità o sottomodalità. Esse danno significato percettivo all’esperienza umana. Le persone hanno un’ infinita ricchezza di informazioni sensoriali disponibili in ogni sistema e in ogni momento. Gli input sensoriali sono filtrati in vari modi dal Sistema Nervoso Centrale. Consciamente, c’è una limitata informazione disponibile al momento presente, per effetto dei filtri che si attivano sugli input percettivi e che sono operazioni sistematiche di cancellazione, distorsione e generalizzazione, che nel complesso si riferiscono ad un processo di modellamento universale. Senza questi filtri neurologici le persone sarebbero sovraccariche di continue e irrilevanti informazioni.

Questo processo di modellamento rende possibile alle persone di mantenere coerente la loro esperienza. Conseguentemente, le percezioni di esperienze consce sono necessariamente ristrette a un numero limitato di sottomodalità percettive, diverse le une dalle altre (Visive, Uditive, Cinestetiche). Questi processi di modellamento universale rendono disponibile una vasta gamma di opportunità e possibilità, utilizzando la creatività umana, e spiegando, anche, come le persone abbiano limitazioni o problemi nei vari aspetti della loro esperienza.

La rappresentazione della realtà, attraverso le esperienze percettive, necessita di una grande quantità di cancellazioni di input sensoriale. Perciò, ogni percezione è basata su rappresentazioni facsimili. Il significato del facsimile, in questo caso, è che ogni rappresentazione è un modo di codificare sistematicamente informazioni circa la realtà che non è realtà.

Questo è il modo di costruire la mappa della realtà o mappa del mondo individuale, che non è il mondo. In questo modo, tutte le percezioni si possono considerare basate su rappresentazioni interne dalle quali esse sono derivate, anche se incomplete. Le rappresentazioni sensoriali, o Sistemi Rapprentazionali come è sopra dichiarato sono tre e sono rilevabili ascoltando parlare, od osservando attentamente la persona con la quale si relaziona. Tutto ciò deriva dal linguaggio analogico, che non si riferisce al contenuto del messaggio, ma all’utilizzo di certe parole più che altre, o del comportamento non verbale.

Il linguaggio analogico è molto più importante di quello parlato (o logico) per instaurare dei rapporti o relazioni tra persone. L’appartenenza ad una tipologia o all’altra dipende dalle abitudini prese e dall’ambiente frequentato durante la crescita. Questo è un imprinting che è molto condizionato dalle emozioni. Si può cambiare l’appartenenza a un sistema in modo maggioritario, che si è formata in modo spontaneo, e aumentare la sensorialità nei sistemi usati meno.

Per essere ottimi comunicatori è necessario equilibrare le percentuali ed avere tutta la sensorialità disponibile nello stesso modo. All’occorrenza ogni sistema può essere in maggioranza rispetto agli altri. Questa capacità, che si acquisisce con tanta pratica, è erroneamente favorita dall’attitudine alla flessibilità. Il riconoscimento tipologico dei tre Sistemi Rappresantazionali tiene conto delle seguenti caratteristiche:

V: VISIVO
Quando le persone visive camminano, mantengono una posizione dritta, se sedute, hanno la schiena e il corpo eretti e quando parlano hanno gli occhi rivolti verso l’alto. Hanno una respirazione alta, visibile all’altezza delle spalle. Spesso siedono sulla punta della sedia. Tendono ad essere organizzati, ordinati, metodici, eleganti, si guardano molto allo specchio. Memorizzano vedendo immagini e sono poco distratti dal rumore. Hanno spesso problemi a ricordare le istruzioni verbali perché la loro mente tende a svagarsi. Le persone visive sono interessate sul come le cose appaiono. Per esse, le apparenze sono importanti. Spesso sono magre e attente alla linea. Il sistema visivo può rappresentare un’enorme quantità di dati simultaneamente e istantaneamente. La messa a fuoco contemporanea di immagini e di possibilità differenti tra loro è un fatto importante per prendere decisioni usando non solo le parole e sensazioni. Esempi di alcune professioni scelte dalle persone visive sono lo stilista, il fotografo, l’architetto ecc..

A: UDITIVO
Quando le persone uditive parlano, muovono gli occhi lateralmente. Respirano in posizione toracica. È tipico che parlino interiormente o si distraggano facilmente con il rumore (alcune muovono le labbra quando parlano da sole). Sanno ripeter facilmente le cose, imparano ascoltando, di solito amano la musica e parlano al telefono. Memorizzano per gradi i procedimenti e le sequenze dei dati. La persona uditiva ama sentirsi spiegare le cose e risponde volentieri. Se partecipa ad un programma, si interessa a ciò che si deve dire, piuttosto che all’organizzazione o al preventivo. Il processo uditivo è sequenziale e più lento di quello visivo che è simultaneo.
L’esperienza espressa in parole è sempre secondaria perché fornisce meno informazioni di quella primaria che è descritta anche senza parole. L’aspetto tonale del Sistema Uditivo aggiunge enfasi al significato e aiuta  a capire i dati grezzi. Le capacità del Dialogo Interiore sono fatte per delimitare l’esperienza che vive il soggetto, riconoscere a quale categoria appartiene per dare la direzione, per pianificare, sintetizzare, commentare i dati grezzi, trarre conclusioni. Esempi di alcune professioni scelte dalle persone uditive sono l’avvocato, il musicista, l’insegnante.

K: CINESTETICO
Le persone cinestetiche hanno una respirazione bassa, addominale. Spesso si muovono e parlano lentamente. Gradiscono il contatto fisico, apprezzano il cibo. Stanno più accostate alle persone di quanto lo facciano i visivi. Hanno una gestualità lenta, siedono comodamente. Memorizzano facendo qualcosa. Non badano all’aspetto, ma alla comodità delle cose che indossano. Se sono coinvolte in un programma, sono interessate ai contenuti e ai particolari di questo. Il sistema cinestetico è più lento degli altri. La valutazione di un’esperienza di un cinestetico avviene solo con il proprio sistema in modo dissociato. Esempi di professioni scelte dei cinestetici sono lo sculture, il pilota d’auto, lo chef, il direttore di macchina.

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Auditivo digitale (dialogo interiore) Queste persone passano molto tempo parlando tra sé e sé perché hanno accentuato il dialogo interno, per rimuginare i loro pensieri e le conversazioni avute. Per coinvolgerli in attività comuni occorre dar loro senso del programma. Possono dimostrare caratteristiche degli altri sistemi rappresantazionali. La persona uditiva digitale è a suo agio nel pensare e nel fare collegamenti logici.

Si possono riconoscere Sistemi Rappresantazionali in azione ascoltando le persone e leggendo libri o giornali. Il comportamento, la gestualità, il tono di voce sono rivelatori della predominanza di un canale sensoriale sugli altri. Anche il contenuto verbale dei discorsi fornisce le informazioni corrette per riconoscere le tre tipologie nelle parole pronunciate. La scelta delle parole è inconscia, come è inconscia l’appartenenza ad una sensorialità rispetto ad un’ altra.

I predicati visivi di cui è ricca una conversazione possono essere:

vedere, immaginare,apparire, illuminare, osservare, brillare, mostrare, mettere a fuoco, evidenziare, nitido, rilevare, vivido  

I predicati uditivi possono essere per esempio:

udire, risuonare, ascoltare, accordare, suono, dire, armonizzarsi, affermare, stare tutto orecchie, esternare  

I predicati cinestetici possono essere:

provare, entrare in contatto, toccare, insensibile, afferrare, concreto, impossessarsi, impressione  

Alcuni esempi di predicati che esprimono una predilezione per il dialogo interiore possono essere:

capire, considerare, avere senso, concepire, pensare, essere conscio, motivare, convinzione

PNL/NLP

I movimenti oculari
Di fronte ad una persona è importante studiarne ogni movimento, ogni parola,
per avere un feedback immediato.

PNL/NLP

I movimenti oculari
La PNL sottolinea l'importanza del linguaggio non verbale e in particolare degli occhi.

Dopo essere entrato in sintonia con una persona, rispecchiandone parole e gesti, puoi arrivare a convincerla delle tue idee.

Queste tecniche hanno un'ampia applicazione nel mondo del lavoro, dove raggiungere il "rapport" significa portare a termine una vendita o far firmare un contratto.

Di fronte ad una persona è importante studiarne ogni movimento, ogni parola, per avere un feedback immediato.

La PNL sottolinea l'importanza del linguaggio non verbale e in particolare degli occhi.
I movimenti oculari prodotti dall'inconscio hanno dei significati ben chiari e stabiliti.

 Visivo Costruito ---------------------------- Visivo Ricordato  
Auditivo Costruito ---------- OCCHIO ---------- Auditivo Ricordato         
Cinestesico ---------------------------- Auditivo Digitale

Secondo questo schema, se il tuo interlocutore sposta gli occhi in alto a destra, significa che sta ricordando una immagine, e così via. Per le persone mancine, lo schema va invertito.

Le applicazioni sono notevoli: è facile in questo modo verificare le affermazioni fatte a parole e osservare eventuali incongruenze. E al tempo stesso osservare il modo in cui si accede ai ricordi, in termini visivi, uditivi o cinestesici.

I segnali individuabili dai movimenti oculari

I movimenti oculari degli esseri umani sono automatici, inconsci e legati ai Sistemi Rappresantazionali.
Il movimento rapidissimo delle pupille rivela la direzione dello sguardo e dimostra, di conseguenza, con quale sensorialità il soggetto accede all’esperienza che poi descrive con le parole.

Di conseguenza sviluppare la capacità di individuare il Sistema Rappresentazionale utilizzato in un dato momento dall’interlocutore, potrà essere uno strumento davvero efficace per condurre una valida comunicazione.

I movimenti oculari, segnali d’accesso all’interazione, sono micromovimenti che fanno parte del linguaggio analogico.

Essi sono collegati ai processi mentali dell’individuo o meglio fanno riferimento alle vie neurologiche. Quest’ultime, che  provengono dal lato sinistro (campi visivi di sinistra), sono rappresentate nell’emisfero celebrale destro, responsabile della memoria visiva.
I campi visivi di destra stimolano, al contrario, l’emisfero sinistro, sede della costruzione delle immagini (non ricordate quindi , ma costruite).

Nell’individuo mancino avverrà esattamente il contrario, poiché ciascuno dei due emisferi celebrali controlla l’attività della metà opposta del corpo. Un emisfero diventa dominante quando controlla il lato utilizzato maggiormente.

Quello dominante è responsabile del ragionamento di tipo causa-effetto; quello non dominante, del comportamento spaziale integrativo.   

Quando arriva un input, che può essere una domanda che necessita di consultare l’archivio mentale per rispondere, allora gli occhi vanno a ripescare le immagini mentali dell’esperienza cui fare riferimento per poter rispondere alla domanda.

Gli occhi possono accedere a tutto l’archivio di esperienze, vale a dire alle voci, ai suoni, alle sensazioni e tutto ha una sua collocazione spaziale nell’archivio mentale.
Rispondono in automatico alla velocità del pensiero che è molto più celere della parola e vanno a rispondere per proprio conto, anche se la persona non è direttamente interpellata; sono ricettivi di tutti gli stimoli che circondano l’uomo ed anche se egli risponde senza parlare, comunica con gli occhi.

Gli occhi fanno una ricerca interiore, seguono una strategia di ricerca che è legata all’esperienze passate e anche quelle immaginate, non ancora avvenute.

La capacità rivelatrice che hanno gli occhi è utilizzata come alfabeto espresso in codice, per modellare le strategie di successo rappresentate mentalmente ed espresse attraverso i movimenti oculari che sono rapidissimi.

Si può dire che, i movimenti oculari seguono la velocità della luce, mentre le parole o i predicati verbali della stessa esperienza seguono la velocità del suono.

LE DIREZIONI CHE COMPIONO GLI OCCHI ASSUMONO DEI PRECISI SIGNIFICATI:

VC: visivo costruito
Questo movimenta (in alto a destra) si riferisce all’immaginazione di cose mai viste prima. Quando le persone le elaborano nella loro mente, gli occhi accedono al visivo costruito, perché seguono le immagini che si formano per rappresentare i pensieri. Questi movimenti possono essere prodotti accedendo ad un’esperienza per mezzo di una domanda, che implica una riflessione prima di fornire la risposta.
Un esempio di domanda per provocare questo movimento può essere: Puoi immaginare la tua stanza se fosse esagonale?   

VR: Visivo ricordato
Questo movimento (in alto a sinistra) avviene quando il soggetto vede immagini, che nella sua mente richiama ad un evento passato. Accedere ai ricordi e fatti realmente accaduti. Alcune persone accedono al visivo ricordato guardando fisso nel vuoto, davanti a sé, con occhi sfuocati.
Un esempio di domanda che può provocare questo movimento è: Di che colore era il tuo giocattolo preferito?  

AC: Uditivo costruito
Questo movimento (a destra, a livello) corrisponde all’elaborazione mentale di suono mai uditi prima.
Un esempio di domanda per provocare questo movimento può essere : Prova ad ascoltare la mia voce come se parlassi coma Paperino?  

AR: Uditivo ricordato
Questo movimento (a sinistra, a livello) avviene quando il soggetto ricorda mentalmente suoni e voci già uditi in precedenza.
Un esempio di domanda per provocare questo movimento è: Ricordi la voce di tua madre?

K: Cinestetico
L’accesso a questo sistema avviene quando il soggetto ricorda o prova sensazioni. Avviene lo stesso movimento (in basso a destra), anche se le esperienze non sono ancora avvenute, perché riguardano il futuro o sono solo immaginarie.
Esempio di domanda per provocare questo movimento è: che cosa provi toccando l’acqua del mare?

Ad: Dialogo interno
Questo movimento oculare (in basso a sinistra) avviene quando il soggetto entra in dialogo con se stesso.
Esempio di domanda per provocare questo movimento: Cosa ti dici per alzarti la mattina?  
PNL/NLP

Ancoraggio
Ti sarà capitato di ascoltare una determinata canzone e automaticamente pensare alla persona che ami,
rievocandone tutte le emozioni associate, giusto?

PNL/NLP

Ancoraggio
Certamente ti sarà capitato di ascoltare una determinata canzone e automaticamente pensare alla persona che ami, rievocandone tutte le emozioni associate.

Come quando senti un profumo particolare e rivivi emozioni passate.

Ecco, questi sono due classici esempi di ancore.

L'ancoraggio significa associare ad un determinato stato d'animo, un segno ben preciso, inequivocabile.

Ogni volta che si ripete, automaticamente rievoca quello stato d'animo.
Può essere un profumo o una canzone, come già detto, ma anche un gesto, una stretta di mano, una pacca sulla spalla.

FAI QUESTO ESERCIZIO:
Ripensa ad una situazione estremamente piacevole della tua vita, un momento in cui ti sentivi sicuro e forte. Rivivine le sensazioni, ascoltane i rumori e gli odori, immagina ogni dettaglio.

Ora stringi il pugno più forte che puoi.

In questo modo ancori uno stato d'animo molto positivo alla tua stretta.

E quando ti trovi in difficoltà, stringi il pugno con la stessa intensità e ti sentirai subito meglio!
PNL/NLP

Principi e presupposti
Voler essere capaci di vivere la propria vita in modo che valga la pena farlo.


PNL/NLP

Principi e presupposti
Programmazione Neurolinguistica ( PNL - NLP ), non è un insieme di tecniche, è un atteggiamento. Un atteggiamento che ha a che fare con la curiosità, col voler sapere le cose, col voler essere capaci di influire sulle cose e soprattutto voler essere capaci di influirvi in modo che valga la pena farlo.

PRINCIPI E PRESUPPOSTI DELLA PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA:
  • ogni comportamento è comunicazione
  • la mappa non è il territorio
  • il buon comunicatore è responsabile al 100% dei risultati che ottiene o che non ottiene
  • le rappresentazioni fornite dai sensi sono la base dell'esperienza soggettiva
  • è possibile individuare le ragioni del successo o dell'insuccesso di una strategia comportamentale
  • se c'è una persona capace di fare una cosa, se ne può studiare la strategia ed insegnarla ad altre persone
  • il significato della comunicazione è il risultato che si ottiene. Non è mai giusta o sbagliata, ma efficace o inefficace in relazione all'obiettivo che ci si pone
  • l'eccellenza è limitata dalla nostra percezione di ciò che è possibile e di ciò che non lo è
  • l'esperienza soggettiva ha una struttura che è possibile analizzare
  • il comportamento fornisce informazioni su quel che sta accadendo all'interno della persona
  • se qualcosa accade in una parte del sistema (cibernetico/umano), influenzerà tutte le altre parti del sistema
  • la flessibilità, intesa come capacità di adattare il comportamento per ottenere il risultato voluto, è una delle doti più preziose degli individui e delle organizzazioni
  • l'esperienza interna (immagini/ricordi) produce sul cervello gli stessi effetti di un'esperienza realmente vissuta

MAGGIORI PUNTI DI VISTA
Una situazione può essere percepita da molti punti di vista diversi, che cambiano con le variabili che teniamo in considerazione:

  • chi vede che cosa
  • passato, presente, futuro
  • dentro o fuori da quel che succede (associato o dissociato)
  • quello che manifesta il corpo
  • cosa dice la persona con il linguaggio
  • ciò di cui si ha coscienza
  • ciò che accade in modo inconscio

La PNL raccoglie tutti i diversi punti di vista e li custodisce.

Spesso le difficoltà che incontriamo sono frutto di convinzioni limitanti che ostacolano le nostre possibilità di comportamento.

NULLA VIENE DATO PER SCONTATO
L'efficacia degli strumenti di PNL è correlata all'osservazione e alla sperimentazione.

Le abilità di osservazione sono fondamentali per chi pratica la PNL.

Un Programmatore Neuro Linguistico non da mai nulla per scontato, sperimenta quel che sa e vede come funziona nella propria esperienza di vita quotidiana.
PNL/NLP

Etica ed ecologia
Un atteggiamento che ha a che fare con la curiosità, col voler sapere le cose,
col voler essere capaci di influire sulle cose e soprattutto voler essere capaci di influirvi in modo che valga la pena farlo.


PNL/NLP

Etica ed ecologia
Ecologia

In PNL ecologia significa rispetto per la persona intesa come sistema inserito in un tessuto di relazioni.

Il programmatore aiuta sempre a comprendere quali conseguenze avrà per la persona il raggiungimento di un certo obiettivo.

Si chiede, ad esempio, “Cosa accadrà se ottieni ciò che vuoi?”.

La verifica dell'ecologia è essenziale, perché garantisce che l'effetto di un cambiamento sia compatibile con il benessere della persona considerata nel suo complesso.

Etica

La programmazione neuro linguistica, nel corso del tempo, ha elaborato una varietà di tecniche e ha individuato metodi e chiavi di lettura che aiutano a comprendere la struttura della comunicazione umana.

La distinzione tra gli strumenti e l'uso che se ne fa è essenziale, perché mette in luce la relazione tra PNL ed etica personale.

La storia della PNL ha radici nel pragmatismo, quindi guarda al risultato di ciò che propone.

In ogni caso, il risultato deve abbracciare il rispetto per l'essere umano ed avere come obiettivo la libertà e il benessere della persona.

Se la PNL è proposta solo come bagaglio di tecniche per ottenere questo e quello, allora perde di vista i suoi valori di riferimento e anche l'ecologia della persona si perde per strada.

In questi casi, l'uso della PNL diventa meccanico e manipolativo.
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